“Per fare chiarezza, e perchè si rispettino fino in fondo le regole”. E’ l’intento dichiarato dai rappresentanti della lista “Patto per Castiglioni” e “Cittadini per il Cambiamento” che questa mattina a Castiglion Fiorentino hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per annunciare l’avvenuta presentazione in Tribunale di un ricorso sulla presunta incandidabilità e ineleggibilità delle due più alte cariche del Comune, il Sindaco Luigi Bittoni e il suo vice Sergio Fabianelli.
“Abbiamo convocato tutti i rappresentanti delle 5 liste di opposizione per una riunione nella quale definire una strategia comune” racconta Luca Barboni, che era nella lista del “Patto” alle ultime amministrative: “l’iniziativa è servita; Raul Menci ci ha offerto la sua immediata adesione e i Cittadini Uniti per il Bene Comune ci hanno assicurato che presenteranno quanto prima un ricorso analogo al nostro”.
Il ricorso di iniziativa popolare (ex art.70 dlgs 267/2000) è stato materialmente firmato da Alessandro Zucchini, Luca Conti e Raul Menci con l’assistenza legale dell’avv. Patrizia Guadagno e dell’avv. Mirco Meozzi. Fra i presenti questa mattina anche il consigliere Mario Agnelli e molti altri esponenti delle due liste e dei partiti che hanno sostenuto il “Patto”.
In sostanza, come spiegato dai presenti e confermato dall’avvocato Guadagno, si ritiene che sussistano tutte le condizioni per le quali Bittoni e Fabianelli fossero incandidabili, il primo perchè rimasto di fatto sempre in sella all’Ente Serristori, il secondo perchè mai le sue dimissioni da Castiglioni Innova sarebbero arrivate in via formale all’amministrazione Comunale, ma solo annunciate al CDA di quella società.
“Se Bittoni era decaduto dalla carica non avrebbe dovuto firmare atti anche dopo la data del suo decadimento” ha affermato Tanganelli “e nemmeno riscuotere le indennità per quel ruolo. Se invece era ancora Presidente per potersi candidare avrebbe dovuto presentare formali dimissioni, cosa che non ha mai fatto”. Gli estensori del ricorso contestano anche la tesi che Bittoni fosse rimasto in quel ruolo “di fatto”, per motivi di “urgenza”.
Un tale atto, appunto il Ricorso, non poteva essere presentato prima di oggi, ma un esposto era già stato presentato al Prefetto e al Segretario Comunale nei giorni della campagna elettorale; il tema era stato poi ampiamente dibattutto nella prima seduta del neo-eletto Consiglio Comunale e dopo tre ore la discussione sul primo punto all’ordine del giorno (la verifica delle condizioni di eleggibilità) si era conclusa col voto favorevole della maggioranza e i voti contrari delle opposizioni. Ultimo atto prima del ricorso, presentato l’8 Giugno, è stata poi una interrogazione consiliare promossa dal gruppo di Tanganelli che attende risposta nella prossima seduta consiliare, fissata per il 19 Giugno alle ore 17.
“Questi sono atti politici e non tecnicismi giudiziari” ha ribadito Maurizio D’Ettore, Coordinatore Provinciale del PdL “atti di rilevanza fondamentale e trasversale, nell’interesse dei cittadini castiglionesi, per fare chiarezza e perchè le regole siano rispettate”
“Parafrasando Jovanotti non possiamo permettere che la nostra città diventi l’Ombelico del mondo, dove le regole non esistono, ma esistono solo le eccezioni” ha chiosato Barboni, mentre Raul Menci ha lanciato anche un messaggio ai dirigenti PD provinciali, che hanno sostenuto Bittoni nella campagna elettorale, chiedendo che contribuiscano a fare chiarezza.
Adesso si ragiona sui tempi con i quali il ricorso dovrebbe essere esaminato. Al massimo entro 6 mesi (hanno detto i rappresentanti delle due liste) si dovrebbero arrivare alla sentenza di primo grado, che è appellabile, ma che comunque potrebbe rappresentare un colpo pesante per Bittoni; entro un anno e mezzo al massimo si ritiene invece si possa concludere definitivamente l’iter giudiziario, con l’eventuale ultimo passaggio in Cassazione. In quel caso, se il ricorso fosse definitivamente accolto, le elezioni verrebbero annullate, Castiglioni resterebbe senza Sindaco e le consultazioni sarebbero ripetute al primo appuntamento possibile. Ovviamente, nel mentre, il Comune sarebbe di nuovo commissariato.