E ti pareva. Mentre stiamo guardando Grecia-Repubblica Ceca e aspettando Polonia-Russia, la notizia del giorno (dopo i gay in Nazionale) è la linea dura del boss dell’Uefa Michel Platini sul razzismo. E’ stata aperta un’indagine sui cori (i buuuuuuu tanto per chiamarli con il loro nome) al difensore ceco Gebre Selassie e al nostro supermarione Balotelli. La pelle scura del primo è del babbo etiope, ma l’omonimo di uno dei fondisti più titolati della storia, ha nazionalità europea per via della madre che è ceca. Purtroppo nessuna parentela con l’altro Gebre e per il pagellone è un vero peccato, anche perchè essendo un terzino fugge come un treno e sarebbe stata cosa buona e giusta fosse il fratello o il cugino, così per fare un po’ i Raffaella Carrà della situazione e inscenare un trashissimo “Carramba che sorpresa”.
No, niente, dobbiamo accontentarci di averlo al centro dell’attenzione per qualche buuu tirato a casaccio, anche perchè l’altro atleta si chiama Gebrselassie e quindi non c’entra una mazza.
Difficile capire il contenuto di vero razzismo dentro i buuu e in ogni modo la loro sanzione è una forma di perbenismo oscena. Ma ci siete mai stati allo stadio? Tra auguri di morte lenta e/o improvvisa e mamme conosciute per lavorare nei marciapiedi, questi insulti sono pari agli spari delle pistoline d’acqua quando fuori ci sono i classici 40 gradi all’ombra. Inoltre, il nostro sistema nervoso contro la Spagna era già molto provato, le “balotellate” l’hanno portato allo stremo. I buuu per Marione erano lo sfogo naturale delle fibre di sopportazione umana che si stavano sfilacciando. E in ogni modo, tornando a Italia-Spagna,
Voto 10 alla moglie di Napolitano. L’italiano nostalgico ha sempre quella stretta al cuore e gli mancano da morire Pertini e la sua pipa ogni volta che la tv ci manda questi eventi. E invece abbiamo Napolitano. A consolare i nostri animi però, ci ha pensato la moglie in tribuna allo stadio di Danzica, assieme al Pres. Erano accanto a Platini che non ha certo bisogno di presentazioni. Una frase fatta come ce ne sono tante nel calcio e per Clio Napolitano. Il suo “Caro chi è quello?” è ormai leggenda. La verità è che quando devi spiegare il pallone ad una donna, bisogna partire da basi molto più a valle del fuorigioco.
Voto 9 a Joleon Lescott. In quella che doveva essere la vera battaglia calcistica dell’Europeo, ieri Francia e Inghilterra hanno dato vita ad una partita moscia e molto low profile, dove si sono sparati a salve (gli ultras russi sono un’altra cosa: mi sa che l’Europa è finita davvero). Ad andare in vantaggio sono stati gli inglesi con Lescott del City che verrà ricordato per aver soffiato il guinness della bruttezza al francese Ribery del Bayern. Sdinoccolato, con la fronte alta e un enorme cicatrice in testa, conseguenza di un brutto incidente, sono le tonnellate di politicamente corretto che si addensano sul giudizio estetico dell’inglese. Andiamo: Lescott è brutto e basta e come ha detto qualcuno:“é un incrocio tra un chupacabra e lo zombie di Lenny Kravitz”.
Voto 7 al neurone di Cassano. Oggi s’è mosso qualcosa nell’encefalogramma. “Io tutor di Balotelli? Siamo messi male…”. A parte il fatto che siamo messi male, è davvero bello che oggi la capacità critica di Cassano abbia avuto un rigurgito di orgoglio. Una volta fatto il “ruttino” il neurone se n’è tornato al suo posto, alla risposta sul gol che si è mangiato Balotelli con la Spagna: “Certo quell’occasione mancata da Mario è stata clamorosa – ha detto Cassano – ho pensato che mi avrebbe passato la palla. Non si aspettava il recupero di Sergio Ramos. Gli ho detto ‘devi tirare’ e lui ‘volevo dartela’, allora gli ho risposto di dirlo ai giornalisti: ‘Io l’avrei passata, non mi piace fare gol”. Due geni. Nel senso che nel Dna ne hanno solo uno a testa.
Voto 5 al vizio spagnolo. Pareggiano con le squadre italiane e si lamentano dell’erba. Dopo le polemiche sul terreno di San Siro post Milan-Barcellona finita 0 a 0, la Spagna ci ricade ancora e colpevolizza il terreno dello stadio di Danzica, dove si è giocata la partita con l’Italia, chiusa sull’1 a 1. “Era impossibile giocare palla a terra, non solo per la Spagna. Campi come questo penalizzano lo spettacolo” ha detto Fabregas. Qualcuno dica all’arroganza di Iniesta e compagni che il sopralluogo della scientifica non ha rilevato tagliole in campo e che quello che hanno visto dell’Italia era solo un catenaccio.
Voto 4 all’autorità della Rai, che ha vietato ai suoi giornalisti di usare twitter e facebook. E infatti Antinelli della “Madonna dell’audio”, versione elegante del moccolo da tirare quando il microfono non funziona, non ha resistito: “In realta’ non so se posso scriverlo, o se saro’ punito per questo, pero’ alle 14, se volete, ci vediamo su dribbling in diretta da cracovia”. Impavido.
Voto 3 alle rivelazioni shock di Cecchi Paone. “Nella Nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual. Il resto sono sani eterosessuali, simpaticamente e normalmente rozzi”. Quindi gli altri non sono rozzi e non sono sani? Almeno simpatici sì? Manco quello?
Per fortuna che ha avuto un secondo ruttino il neurone di Cassano: “Cioè c’ho i froci in squadra?! – ha risposto allarmato – Problemi loro, son froci se la vedessero loro”. Ha poi aggiunto uno “speriamo di no”, sostituendo le saponette col Badedas.