Sono appena terminate le due giornate di Dimostrazione sportiva con persone disabili svolte a seguito della Conferenza ”I diritti delle persone con disabilità: Convenzione ONU e nuovo Welfare italiano”, organizzata dalla Provincia di Arezzo in collaborazione con l’APA (Associazione paratetraplegici aretini) e l’Accademia DaiShiDo.
Bambini, persone con disabilità, atleti e non, si sono esibiti in varie discipline per dimostrare che si possono abbattere limiti e barriere nella condivisione di una passione e di un sogno comune.
Dalle ore 15 del sabato si sono svolte in Piazza San Iacopo manifestazioni di tennis e di basket per persone in sedia a rotelle, intervallate da dimostrazioni di BodyDaiShiDo AsA (per Angeli senza Ali).
Erano presenti anche l’Associazione di piloti disabili “Baroni Rotti” (che ha proiettato i video delle attività di volo acrobatico) e la “Sporting Spirit Ski Lombardia”.
Il giorno seguente gli ospiti dell’evento hanno avuto la possibilità di volare sugli aerei ultraleggeri guidati dai Baroni Rotti presso il Centro di Volo Serristori; successivamente si sono spostati ad Arezzo, in Via Roma, per la gara di Handbike, aperta dagli Istruttori e studenti dell’Accademia DaiShiDo. Infine ha avuto luogo la storica gara podistica “Scalata al castello”, giunta al suo quarantesimo anniversario.
Un grande evento che ha coinvolto tantissime persone che si sono unite nell’unico intento di confrontarsi, sostenersi e soprattutto condividere i propri talenti.
Lo sport è stato il mezzo per conoscersi, superare le difficoltà e manifestare coraggio. Lo sport visto come percorso di crescita personale, per dimostrare che attraverso la sofferenza si può acquisire sensibilità e determinazione a non arrendersi nonché una ferrea volontà di trasmettere speranza agli altri.
Persone che hanno subito incidenti, traumi gravi e non possono usare le gambe hanno provato che non ci sono limiti alle potenzialità e che usando semplicemente mezzi diversi, si può continuare a esprimere forza e vitalità; attraverso la condivisione di un sogno, chi pensava di non farcela ha imparato a volare e fare acrobazie nel cielo.
Un insegnamento che ha attraversato i cuori di tutti i presenti, bambini, adulti, anziani, in un clima di gioia e profonda condivisione, in cui l’attenzione si è spostata dalle problematiche al superamento di limiti personali e al raggiungimento di traguardi.
In questo evento la diversità è stato il mezzo che ha permesso di formare un unico corpo in cui ognuno ha dato il meglio di sé. E così tutti i presenti si sono trovati a muoversi insieme, gareggiare,tifare, applaudire e la diversità è diventata uno strumento di crescita e di unione.