E’ stata finalmente svelata l’identità dell’oggetto misterioso, il Cortona Mix Festival, fu Cortona Art. Il tutto con una pomposa conferenza stampa in Regione e grande rilevanza mediatica made in Toscana. Cortona, oggi, è nuovamente su tutte le pagine dei giornali e dei siti italiani più importanti.
Constatato che, come da noi ampiamente previsto, non c’è Bob Dylan e non c’è nemmeno Umberto Eco, che dire sul Festival scorrendo il cast? Che opinione farsi? Che pronostici dare?
Io credo che un’analisi corretta vada fatta partendo da quelli che erano gli obbiettivi.
Volevamo un festival che rimpiazzasse il Tuscan Sun, che quest’anno sarà per 8 giorni a Firenze (11-18 Giugno), puntando al facoltoso e genoroso mercato high class americano? Se volevamo questo abbiamo completamente sbagliato strategia, perchè le frotte di ricchi americani in abito da sera pronti a soggiornare nei relais quest’anno non le vedremo. O forse le vedremo lo stesso, ma non saranno venute a Cortona per il Mix festival.
Ma non volevamo questo, si sa.
Volevamo invece cambiare completamente linea, sterzare il timone spostandoci su un tipo di proposta culturale più italiana ed europea, più tradizionale, di levatura certamente alta e probabilmente più adatta a una città come Cortona? Se volevamo questo l’edizione zero del Mix non è certo mal strutturata. Anzi.
I nomi, in fondo, ci sono. Ma sono nomi di un certo tipo, per un certo pubblico. Non porteranno probabilmente frotte di turisti, ma per tanti altri aspetti qualificheranno Cortona. E’ molto probabile che la città etrusca non finirà nelle riviste americane, ma avrà il suo spazio sui giornali italiani.
Ma una scelta è stata davvero fatta? O ce la siamo semplicemente ritrovata fatta, perchè quando siamo rimasti orfani del Tuscan Sun la prima cosa che (in modo logico) ci è venuta in mente è stata andare a cercare aiuto dagli amici (Feltrinelli) e loro hanno deciso per fortuna nostra di aiutarci, ma ovviamente nel modo e nelle forme che hanno ritenuto più opportune?
Propendo per la seconda ipotesi. Non potevamo fare altrimenti, e comunque ci siamo ritrovati con un discreto festival fra le mani.
Ammettiamolo: gli altri, gli amici, hanno di fatto deciso il nostro addio all’America. Ma non è detto che questa scelta sia sbagliata, anzi.
La parte che lascia per ora più dubbi di tutta l’operazione è quella legata alla presenza “informale” (così è stato detto, “informale“) del buon Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. A “varie serate del festival“.
Cosa significa tutto questo?
Ammetto che il povero Jova un po’ lo capisco. Ormai a Cortona è clichè ogni volta che c’è qualcosa da organizzare (che sia un festival o il torneo della bocciofila o la tombola della parrocchia) pensare che sarebbe il caso di chiedere l’intervento del Sommo Artista, magari per una comparsata, magari per due parole… “così almeno viene gente“. Stavolta l’intervento è stato chiesto a ragione, visto che abbiamo chiamato a raccolta gli amici e c’era da fare da zero un evento in 3 mesi per salvare Cortona dall’oblio.
Aspetto di capire quanto aiuto reale l’uomo delle case di pane riunioni di rane ha dato e darà. Credo che un po’ di riconoscenza per quanto gli abbiamo dato la possibilità di fare nella Fortezza del Girifalco ce la debba. Vedere concretizzato questa criptica espressione sentita oggi, “presenza informale“, è quindi nostro auspicio, come sarebbe bello vedere concretizzato prima o poi l’altrettanto criptico concetto di “centro di produzione culturale” più volte annunciato per la Fortezza.
E comunque non dimentichiamoci che il buon Jova, eternamente candidato a salvatore della patria, non è certo famoso quanto i Beatles e nemmeno quanto Bob Dylan o Michael Stipe e tornando al discorso del pubblico USA è evidente che servirà a poco, per quanto una volta in un locale del Greenwich sentii in sottofondo una sua canzone, e posso assicurare che il proprietario del locale non era napoletano.
Intanto, però, ridacchio nel leggere titoli come “Mix Festival: la star è Jovanotti“, visto che poi nel programma ufficiale il buon Lorenzo non compare da nessuna parte. Lo sparano nei titoli, poi nei testi degli articoli neanche è nominato. A fare questo sono anche esimie testate nazionali. Forse sanno già cose che noi poveri umani non possiamo sapere? Oppure ne sanno quanto o meno di noi, e quella di Jovanotti “star del festival” la sparano sulla fiducia?
Mah…