E’ ufficiale: dal 16 maggio anche a Chianciano Terme si pagherà la tassa di soggiorno. Lo ha deciso ieri il consiglio comunale, nell’attesa seduta in cui il regolamento di applicazione, messo a punto negli scorsi mesi da un “panel”, sarebbe stato discusso in via definiva e in caso approvato. I clienti degli hotel a 4 stelle pagheranno 1 euro, 80 centesimi per i tre stelle e 50 centesimi per due e una stella, ma solo per i primi 7 giorni di permanenza. Esenti i bambini sotto i 12 anni, gli autisti e le guide dei gruppi composti da almeno 20 persone, i residenti e chi soggiorna a Chianciano per motivi di ordine pubblico.
Sanzioni sono previste per gli albergatori che non informano adeguatamente la clientela, la quale in caso si rifiuti di pagare l’imposta, verrà segnalata dagli stessi albergatori. Assenti i 5 consiglieri di minoranza, che con una lettera hanno spiegato i motivi per i quali disertavano in blocco la seduta: l’atteggiamento “arrogante e prepotente” circa la scelta del giorno per la riunione del consiglio, ritenuta limitante per cittadini e albergatori interessati al dibattito perché a ridosso del ponte festivo, e la poca chiarezza in materia di destinazione del gettito ricavato dall’applicazione della tassa. Le polemiche scoppiate nei mesi scorsi restano sul piatto: tra le altre principali perplessità, il nome del gestore dei ricavi economici e le difficoltà legate alla stagione turistica già avviata. Sindaco e maggioranza hanno spiegato come le cifre provenienti dalla tassa saranno interamente reinvestite nel potenziamento dei servizi turistici e promozionali e nell’accoglienza, tramite il lavoro di un organismo di gestione che la giunta stessa individuerà a breve. Ma c’è anche un giallo: l’assessore al turismo e allo sport Paolo Piccinelli avrebbe ricevuto giorni fa una lettera di minacce da parte di ignoti. L’episodio sarebbe stato subito segnalato alle autorità.