Andare a votare. Questo è il problema? Dopo tanti anatemi contro l’anti-politica montante voglio sommessamente rimarcare che, visto l’ingordigia, l’incompetenza e gli scandali riferibili ai Partiti, allo stato attuale nulla è più anti-politico dei Partiti stessi. Per questo ad ogni elezione nella scheda si moltiplicano le liste senza partito, liste civiche, antagoniste o trasversali, e con quelle i candidati a sindaco ed a consigliere che provengono dal cosiddetto “sociale”, secondo un trend che non ha uguali in Europa. Si moltiplicano persino le figure dei “consigliori” esterni…
A tutti costoro, alcuni dei quali amici e conoscenti stimati, come Cittadino sono grato della generosa, disinteressata e recalcitrante (si dice) dedizione all’Interesse Generale. Tuttavia l’abbondanza di candidati non corrisponde ad una proporzionale offerta di programmi probabili né ad un’elevazione della Politica.
Con l’accentuarsi del carattere trasversale certe formazioni stanno andando ben oltre il superamento delle ideologie per identificarsi con la “porta girevole” di certi centri commerciali. La sfacciataggine di taluni comportamenti (senza offesa per alcuno) riempie non solo il vuoto di idee e programmi ma anche la vaghezza dell’etica-competenza-responsabilità.
Secondo un certo pensiero, se gli eletti non risultano all’altezza della politica necessaria la colpa sarebbe di quelli, tra gli elettori, che hanno espresso un voto non ponderato ovvero non hanno espresso il loro voto, dando per scontato il seguente assunto: i cittadini sono mediamente migliori della classe politica che eleggono ed è intollerabile che la parte migliore della Società non “salga” in Politica.
Ma questo assunto non è detto che sia vero e neppure giusto. Infatti contiene il giudizio di “Sovranità” della Politica e di “Suddito” del cittadino con annessa la giustificazione degli abusi di chi è “salito” al potere! Tutto ciò è ancora meno vero nel mondo globale e nella società liquida e telematica attuale che vede l’eccellenza dei singoli e la volontà democratica esprimersi anche in altre forme senza che nessuna prevalga, compensandosi vicendevolmente.
Il fatto è che la “Costituzione Materiale” del nostro Paese è andata oltre l’articolo 49 della “Costituzione Scritta”: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale“.
Infatti il “diritto” al Partito è diventato “dovere” di votarli, e non è stato compensato da alcun altro “dovere” del Partito stesso, né tantomeno da alcun limite ai poteri del Partito: facciamo per esempio il referendum per abolire il finanziamento pubblico e “lorsignori” lo reintroducono ineffabili chiamandolo rimborso e moltiplicandolo per cinque! Senza che nessuno parli di atto illegittimo (neanche Napolitano, purtroppo!)
Non solo, ma per avere governi presentabili e per votare le riforme necessarie ormai conta più lo spread che il voto di milioni di elettori!
Dove finisce il diritto ad associarsi ad un Partito (e di votarlo) e dove comincia il diritto a “concorrere democraticamente alla politica nazionale“? Che forse non si concorre a determinare la Politica Nazionale anche con l’esempio etico e responsabile nel proprio Lavoro e/o Professione (compreso naturalmente quello di Amministratore Pubblico), o attraverso il rischio dell’Intrapresa o ancora attraverso l’inventiva dell’Arte, pur non andando a votare o astenendosi?…
Gli anti-corpi alla deriva involutiva della Politica certamente non si trovano nell’anti-politica demagogica, ma nell’etica-responsabilità-competenza che ancora (e forse per poco) è diffusa nella società civile, che vuole restare e vuole competere nella società civile (un esempio per tutti il ruolo impagabile ricoperto in questo senso dal sito ValdichianaOggi), rifiutando improbabili scambi di ruolo coi Partiti! Come dappertutto in Europa.
Anche con l’Ironia si può concorrere! Soprattutto perché per sua natura l’ironia è pacifica e compassionevole… Allora ecco un aiutino ironico offerto agli elettori castiglionesi per “testare” le varie formazioni politiche e aiutarli a trovare un motivo valido per votarle.
Sottoponete ai vostri candidati un semplice quiz sui temi di attualità locale, prendete nota delle risposte e a quelle assegnate un punteggio da Cittadino Elettore, e non da Politico, sul seguente esempio scherzoso:
1)-Dissesto finanziario del Comune:
-ci pensino i commissari (Commissari, punti 0);
-organizzare una grande lotteria nazionale e mettere in palio le rotatorie stradali, visto che per il S. Chiara, il Teatro, i Macelli e la Piscina, non ci sono acquirenti in vista (Rotatorie della Fortuna: punti 1);
-altro ed eventuale …..
2)-Approvazione del Regolamento Urbanistico Comunale:
– il silenzio va rispettato perché è un requisito Urbano, guai a parlarne (Silenzio Urbano, punti 0);
– il Comune di CF.no adotterà tale e quale il Regolamento Urbanistico del Comune di Cortona già approvato, poiché vanno create delle sinergie con i Comuni della Vallata, (Regolamento Urbanistico virtuale, punti 1);
-altro ed eventuale …..
3)-Riconversione dello Zuccherificio:
-ci pensi il Commissario nominato dal Governo (Commissario Governativo, punti 0);
-acquisire al patrimonio pubblico i terreni della Maccaferri (così impara a seminare aspettative di progetti e compensazioni), per farci orti urbani eco-compatibili con cui i castiglionesi potranno sopravvivere alla crisi (Orti peri-urbani, punti 1);
-altro ed eventuale …..
4)-Giovani Disoccupati:
-ormai sono in gran parte tutti over 35, problema risolto (Scadenza dei Termini, punti 0);
-realizzare un Incubatore di Imprese per creare posti di segretario, candidato, portavoce e portaborse politici (Incubatore di Partiti, punti 1);
-altro ed eventuale ….. .
La Politica Nobile vorrebbe che al posto delle suddette risposte surreali pervengano risposte più serie, pertinenti e ragionevoli, meritevoli di considerazione.
Auguro un buon punteggio, ma non è detto!
Marino Botti