Comprendo i continui appelli della classe politica rivolti agli italiani a non cedere ai demagoghi di turno che vogliono, con un colpo solo, spazzare via tutti i partiti politici. Ma non li condivido e spiego perché. Possiamo, anzi dobbiamo, fare a meno di questi partiti in questo momento storico perché questi partiti non rappresentano più i cittadini, ma rappresentano solo se stessi e i propri insopportabili privilegi.
Privilegi che si sono mantenuti nonostante abbiano abdicato alla loro fondamentale funzione che è quella di governare.
Infatti, al governo nazionale c’è Monti con i suoi tecnici e i rappresentanti dei partiti, nominati a tavolino, lo sostengono in Parlamento, lasciando fare a Monti il lavoro sporco.
Ricordo ancora gli slogan di Berlusconi (al quale ho dato il voto) nella campagna elettorale del 2008: un milione di posti di lavoro, meno tasse per tutti, meno Stato e più Stato sociale.
Il milione di posti di lavoro non solo non c’è stato ma lo abbiamo perso. Le tasse non solo non sono diminuite ma sono aumentate.
La presenza dello Stato vorace non è diminuita e gli enti inutili e costosi per il cittadino sono sempre li, a partire dalle Province.
Dopo tre anni di governo, ma soprattutto di bugie, cosa fa il Cavaliere: da le dimissioni e insieme a Bersani e Casini sostiene un governo di tecnocrati.
Complimenti!
E gli italiani alle prese con le loro tasse, alle prese con Banche che hanno chiuso i rubinetti, alle prese con la recessione economica che non perdona nessuno cosa dovrebbero fare?
Dovrebbero stare a guardare inermi o scendere nelle piazze con i forconi?
No. Devono chiedere che questi soloni autoreferenziali se ne vadano, devono costituire nuovi partiti, nuovi movimenti e scendere, senza esitazione in politica, perché anche se loro non si interessano di politica è la politica che si interessa di loro. Dobbiamo impegnarci subito e lottare per costruire un mondo migliore di questo. Sì, un mondo migliore di questo!
Lo stesso discorso, pari pari, vale per Castiglion Fiorentino. Paese in dissesto economico che dovrà fare i conti non solo con la generale recessione economica, ma anche con la scellerata gestione, durata diciotto anni, degli amministratori del P.D.
E’ soprattutto da Castiglioni che si deve ripartire con coraggio, con menti e idee nuove. Con i valori non negoziabili e mettendoci la faccia. Costruiamola insieme un’Italia migliore e una Castiglioni migliore.
Avv. Domenico Nucci.
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