La mia decisione di fare parte della lista Valdambrini, è la conclusione naturale di un percorso durante il quale ho messo a disposizione della comunità il mio impegno, le mie competenze e e le conoscenze. Monte S. Savino vive una fase di ristagno, che dura ormai da troppo tempo, in cui poco o niente è stato fatto per affrontare i veri problemi del Paese. Né questa situazione può essere attribuita soltanto all’ultima amministrazione, essendo riconducibile a una politica miope, che non ha pensato sviluppare un vero programma di intervento nel corso degli anni che lasciasse dei buoni frutti alle generazioni future.
La nostra lista, al contrario, ha creduto in un vero progetto politico, preparando un programma che non è “chiuso” ma che si arricchisce di giorno in giorno in base alle esigenze espresse dai cittadini. Questo ci permette di condividere i nostri obiettivi con la cittadinanza, e questo canale resterà aperto, nel caso gli elettori ci daranno fiducia, tramite riunioni periodiche con i savinesi che ci consentiranno di tenere il polso della situazione.
Elemento centrale del nostro programma è il settore sociale e sanitario, vuoi per la vocazione di “moderati”, vuoi per il nostro imprinting, il nostro non è un programma fatto di chicchere ma di un progetto serio che porterà le problematiche ai giusti tavoli di contrattazione (USL, Provincia e Regione). Insieme con la candidata dottoressa Federica Petrucci, intendiamo portare avanti la realizzazione della Casa della Salute in cui la cittadinanza potrà trovare risposta in termini di assistenza medica, infermieristica e sociale attraverso l’implementazione dei percorsi assistenziali, ma al tempo stesso daremo una forte spinta verso la assistenza domiciliare integrata, integrazione dei servizi sociali con l’aiuto delle associazioni di volontariato diversificando la risposta in base alla loro competenze in ambito sanitario e sociale.
Proveremo a riprogettare la figura dell’infermiere di famiglia nelle frazioni, progetto che doveva essere gestito dalle precedenti amministrazioni, ma che invece è stato abbandonato a se stesso. Altro aspetto importante è la rivalutazione delle associazioni di volontariato, che molte volte si trovano impegnate sia nel lavoro ordinario sia nello straordinario in campo sanitario, sociale e di Protezione Civile.
Vogliamo portare al completamento del progetto Arezzo Cuore, promuovendo in accordo con le associazioni e la USL la formazione alla rianimazione di base con l’uso dei defibrillatori, già installati in molte zone del capoluogo, e che vorremmo proporre anche sul nostro territorio e nelle frazioni, grazie a una campagna formativa efficace e continuativa.
Intendiamo ripensare l’offerta per l’assistenza agli anziani creando un centro diurno; occorre, inoltre, una riprogettazione dei servizi all’infanzia come l’asilo nido cercando di coprire i fabbisogno del capoluogo e delle frazioni.
È necessario che il Comune si faccia garante per permettere che tutte queste idee si possano attuare in modo efficace, e per consentire la raccolta di finanziamenti regionali, statali ed europei per la realizzazione delle stesse. Queste sono forse piccole cose, realizzabili senza grosse risorse, ma che richiedono tempo e competenze, da qui nasce il mio impegno verso la tutta Monte San Savino.