Continuano a Chianciano le polemiche sulla tassa di soggiorno, mentre il consiglio comunale si appresta a deliberare il possibile via libera alla sua applicazione a partire dal prossimo maggio o giugno. Il prossimo consiglio comunale di venerdì 27 aprile arriva al termine di una serie di tavoli nel panel di indirizzo, la cui attività di confronto tra amministrazione, parti politiche e associazioni di categoria ha fatto emergere molte perplessità e malumori specie tra chi vive la crisi della cittadina termale e ne conosce la debolezza economica strutturale.
L’introduzione dell’imposta vede tra i suoi principali sostenitori la maggioranza in giunta e alcune associazioni di categoria, chi insomma ritiene che sia un’occasione di potenziamento e rilancio dei servizi, sostenibili e potenziabili in termini qualitatitvi attraverso un contributo, minimo ma provvidenziale, da parte degli stessi visitatori. Le tariffe inanto, esenzioni a parte per i minori fino a 12 anni e gli accompagnatori dei gruppi turistici, ammontano a 1 euro per alberghi a quattro stelle, 80 centesimi per quelli a tre, e 50 centesimi per i due e una stella. Le perplessità maggiori per chi non approva l’applicazione dell’imposta riguardano la sua non compatibilità piena con i pacchetti turistici già acquistati della stagione turistica in corso, proponendo così il suo rinvio alla prossima stagione, e la gestione, da chiarire prima di qualsiasi approvazione, della destinazione del gettito, che secondo i calcoli potrebbe essere pari a 700/ 800 mila euro. Su questo punto, fa sapere l’amministrazione comunale, è aperto il confronto.