Se in pubblicità spacciano anche la cellulite per malattia facendo sentitr il 99,99% delle donne vittime di un’epidemia – e tutte possibili beneficiarie d’indennita – posso tranquillamente considerare anche il mio anacronismo radicale – insieme alle lentiggini e alle doppie punte – come patologia dalla quale non si guarisce semplicemente spalmandosi creme che agiscono di notte mentre dormi, ma con un continuo e-learning che per fortuna mia si può fare anche mentre sono distesa nel parco di Lignano grazie a una chiavetta Internet.
Negli ultimi giorni ho seguito qualche lezione di marketing sulle nuove frontiere del Web, una volta c’era il West, e mi sono resa conto che nonostante i miei sforzi quotidiani per non cedere al nostalgico puro sono sul serio fuori dal mondo. E pensare che il giorno che ho finalmente capito a cosa serviva il # su Twitter mi sono sentita il nuovo Mark Zuckerberg, donna.
Non userò mai più la chiocciola o il cancelletto come prima…
In realtà Facebook, Twitter sono solo la punta dell’Iceberg, il cubettino di ghiaccio sui cui mi sono scontrata facendo il Titanic della situazione e non accorgendomi del mondo sommerso – che rimarrà per parecchio tale – fatto di parole englishfriendly – io un po’ meno – come offtopic, crowdsourcing, crowdfunding, insider, ninja marketing e di un milione di nuovi social network di cui non sapevo neanche lontanamente l’esistenza fino a ieri l’altro.
Dopo Facebook, Twitter e the oldest MySpace ora il nuovo arrivato è Pinterest: un Social fatto tutto di immagini chiamate in gergo “Pin” e che quando le condividi dici come se fosse normale “ho ripinnato… ” – non so perchè ma mi viene in mente il tonno pinne gialle – tanto per aumentare ancora di più il culto dell’immagine di cui siamo affetti. C’era una volta l’homo sapiens sapiens oggi c’è l’homo fotografus et fotografatus!
Questo comunque è solo l’inizio, ho scoperto e non mi ha stupito neanche tanto che in Usa hanno un Social specifico per la religione chiamato “My Church” – qui ci sarebbe solo The Church – poi tutto dedicato agli appassionati di calcio c’è Footbo: per carità ci ho messo anni per eliminare il calcio dalla mia vita e mi basta finire in qualche locale la domenica sera per risentire l’allergia farsi viva che figuriamoci se cliccherò mai quelle lettere sulla testiera. In Cina hanno QQ – chiu chiu – e c’è persino un Social Nework solo per bambini – cosa si racconteranno mai non lo so.
Poi c’è FourSquare per la geolocalizzazione – brutta parola per dire “sappiamo sempre dove sei e cosa fai” – e dopo che ti sei registrato tante volte in un posto ne diventi il Major a tutti gli effetti – questo mi piace – e senza neanche dover vincere le Amministrative o avere che fare con i bilanci comunali.
Insomma ce ne è per tutti i gusti e per tutti i desideri e anche se dopo tutte queste informazioni da digerire la mia prima reazione è stata quella di rinchiudermi in una torre a leggere “Cent’anni di solitudine” devo ammettere che ho pensato tra me e me “ho sempre sognato di fare la sindaca”.