Un’impresa su tre non emette lo scontrino fiscale, percentuali elevate di lavoro nero o irregolare, merce non conforme alle normative e prodotti alimentari scaduti. È il bilancio del piano coordinato di controllo economico della Guardia di Finanza di Siena, che la settimana scorsa ha utilizzato 96 pattuglie e 192 militari per accertamenti in 300 esercizi ed imprese commerciali di tutta la provincia. In particolare, i controlli in materia di lavoro hanno riguardato agriturismi, aziende agricole, strutture ricettive e della ristorazione, ma anche parrucchieri e panifici, riscontrando presso 13 imprese 5 lavoratori “a nero” e 27 irregolari, inquadrati con contratti a progetto per camuffare impieghi a tempo indeterminato.
Sul piano dei “controlli strumentali” (emissione degli scontrini e ricevute fiscali) su 233 controlli, 66 sono risultati irregolari: in particolare nel Comune di Siena sono stati accertati 26 irregolari su 93 controlli eseguiti (28% di violazioni); 23 su 69 controlli nell’area della Valdelsa (Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, San Gimignano, Casole d’Elsa); nell’area della Valdichiana (Montepulciano, Sinalunga, Chianciano Terme, Torrita, Chiusi, Pienza) rilevate 13 irregolarità su un totale di 60 controlli; zona dell’Amiata, 11 controlli effettuati e 4 irregolarità. Per quanto riguarda il controllo del “carovita”, a fronte dell’assenza di un aumento ingiustificato dei prezzi, i militari, su 10 controlli effettuati, hanno riscontrato che il 50% degli esercizi aveva omesso di indicare il prezzo dei prodotti in vendita. Lotta anche all’abusivismo con il sequestro di 330.000 pezzi di oggettistica, bigiotteria, dispositivi medici e giochi tutti sprovvisti di regolare marchio “CE”, e 2.300 prodotti alimentari (pesce congelato, riso, paste alimentari e farine) scaduti. 6 le persone denunciate a piede libero.