Che la politica nazionale abbia fallito, è noto a tutti, che la politica è improduttiva e costosissima, è noto, come è altrettanto noto il fatto che questo governo tecnico a semplicemente inchiodato l’Italia, l’economia, il pensiero e i progetti delle imprese, i giovani e le loro idee. Prima che sia troppo tardi, occorre fare in modo di mandare a casa questi super professori, illustri pensatori e facoltosi personaggi altolocati, calati in un ruolo più grande di loro…. Se si continuerà per questa strada, le aziende chiuderanno, con ripercussioni drammatiche sul fronte occupazionale, delle famiglie grazie anche alla tassa IMU e non solo, tutti, quasi tutti, dovranno fare i conti con i pochi spiccioli rimasti, per arrivare a fine mese.
Se continuiamo a stare in questa Europa, dove esistono divergenze sociali, differenze salariali, tasse, costi di esercizio per le imprese con enorme divario tra stato e stato, burocrazia in aumento, finiremo in un vero fallimento, con una economia senza sbocchi. L’Italia corrisponde solo agl’ordini del “padrone” Europa, della Germania, spremendo fino all’inverosimile i cittadini, le aziende, aumentando pericolosamente la disoccupazione, con persone costrette a rovistare nei cassonetti pur di magiare qualcosa, prima ancora di andare a rubare. Come si può vivere in un paese dove la benzina tocca i 2 €, dove la tassazione verso le imprese e le famiglie è esosa e mette a repentaglio anche la nostra cultura il nostro vivere. Questo governo calato dall’alto, senza il consenso dei cittadini, a prescindere dal fallimento della politica, voluto dal capo dello stato, con ministri che durante le trasmissione televisive si “emozionano” mettendosi persino a piangere per aver elevato le tasse, sfiora il ridicolo. I ministri attuali con dichiarazione dei redditi abnormi, hanno il coraggio di piangere, con comparse e scene da film drammatici, senza pensare che, se c’è bisogno di piangere, questo lo debbono fare gli Italiani onesti, che lavorano da sempre, che hanno dato tanto e mai ricevuto niente.
Quando il nostro Capo dello Stato, afferma, non mancando mai occasione, puntualmente ad ogni uscita pubblica, che bisogna aiutare i giovani, i nostri ragazzi, le imprese e le famiglie, non pensa a ridursi quello staff, quei costi del Quirinale che sono stati oggetto di articoli stampa sui giornali europei. I giovani sono nella bocca di tutti, ma poi all’atto pratico ci troviamo ad essere governati da persone con età avanzata, alla faccia dei giovani…. Prima di ridurre l’Italia a un paese senza sbocchi, prima di costringere la gente a fare sacrifici immani, prima di esternare continue prediche al popolo, costoro, tutti nessuno escluso, dovrebbe fare loro un bel gesto di stile, riducendo i costi dei palazzi romani e gli stipendi d’oro che in questi anni si sono aumentati in modo spropositato. In Italia sta crescendo un “pericoloso” divario sociale, con un aumento della povertà ma anche dei ricchi, sta scemando giorno dopo giorno quel ceto medio che è da sempre fonte di equilibrio sociale. Ministri e “banda” al seguito stanno li solo ed esclusivamente per salvare il grande capitale e le banche, costoro ci stanno prendendo in giro, pensando che il problema dell’Italia sono le liberalizzazioni come la categoria dei tassisti, senza parlare di quelle lobby che da sempre dettano legge nel nostro paese, rimanendo “impunite”. Presidente del Consiglio, Ministri & C, la smettano di tartassare il popolo, così facendo ci porteranno al fallimento, con la complicità di quei partiti che qualche mese addietro erano nemici acerrimi, oggi invece sono abbracciati a sostenere il governo Monti, legati da un solo scopo, non il bene del paese, ma il pensiero di rimanere attaccati alla poltrona. Con la tassa IMU si arriverà ad un altro blocco, quello del mercato dell’edilizia, già messo a dura prova, settore trainante per il nostro paese, quello dell’agricoltura, con danni irreparabili al mercato e alla occupazione. Se vi era una ricetta da portare avanti, senza essere bocconiani o super professori, era quella di abbassare subito la pressione fiscale, mettere un tetto massimo al 25% ogni comprensivo, con dure sanzioni per chi evade, in modo da ridare all’Italia il giusto slancio, all’imprese la giusta competitività necessaria per ripartire, in modo da far girare più
denari. Credo non ci sia bisogno di super uomini per capire che se in un momento di crisi dove i mercati virtuali dettano “legge”, l’unica ricetta vera era quella di aiutare le imprese e le famiglie, invece di “uccidere” quel poco rimasto. Con una normale tassazione, il mercato è più dinamico, il denaro gira di più, la motivazione imprenditoriale sale, gli investimenti aumentano, il potere di acquisto aumenta, ma aumenterebbe anche la cifra finale delle tasse, che pagherebbero tutti. Occorre dare la possibilità ai privati di scaricare tutto. Se qualcuno pensa con pura follia, che annunciando controlli, bliz, sistemi di monitoraggio, maniacali incroci di dati, per stanare l’evasore di turno, ( chiaramente il pesce piccolo) serva a risolve il problema del nero, si sbaglia di grosso. Con questo sistema si creerà un circuito esterno alle banche, fuori dai controlli telematici, imponendo quel terrore che anche da parte delle persone oneste, fa si, che si blocchi ancor di più l’economia. In Italia c’è bisogno di riappropriarsi di quella produzione interna che è stata svenduta ad altri stati, c’è bisogno di stimolare i giovani verso il mondo del lavoro, spiegando che non esiste il lavoro “umile” così definito negli ultimi tempi, ogni categoria a la sua storia e i suoi sbocchi di crescita. La moneta unica, come ho avuto modo di dire è l’aggravante della crisi, ha di fatto bloccato le nostre esportazioni, non siamo più competitivi, i paesi membri e non solo, oramai hanno trovato altri mercati più convenienti. L’Italia deve necessariamente avere coraggio di credere più nelle proprie imprese, di dare loro i giusti finanziamenti, strutturando il mercato e l’occupazione. In Italia non si toccano gli sprechi di denaro pubblico, la corruzione dilagante, cosa segnalata più volte dalla Procura della Corte dei Conti, il finanziamento ai partiti, oggi rinominato come rimborso, le caste e i poteri forti, quel circuito che produce danni irreparabili. Il problema di Monti sono i tassisti, le farmacie, tacciando tutti di essere evasori, annunciando sistemi “sovietici”di controllo, “bruciando” quella poca economia rimasta. Quando Monti & C, lasceranno l’incarico, si potranno raccogliere le macerie, con una differenza che i cittadini dovranno fare sacrifici, se non morire di fame prima, mentre loro, magari piangendo perché “commossi”, continueranno a fare una vita da paperoni……. Le lobby saranno salvate, la corruzione sarà sempre di più, gli sprechi aumenteranno, l’unica cosa che calerà, state certi è il potere di acquisto delle famiglie, andranno in estinzione lavori che da sempre sono fonte di cultura per il nostro paese, Bravi un applauso ai professori………
Meoni Luciano