Marco Casucci, responsabile della Lega Nord Valdichiana, dopo un incontro con Ivan Landi, Presidente del Centro di aggregazione sociale di Camucia, denuncia le problematiche di questa importante realtà del territorio cortonese, che vanta circa 350 soci. «Ritengo grave – chiosa Casucci – che il centro di aggregazione trovi ancora oggi la sua sede in locali dalla mediocre qualità abitativa, per di più di proprietà privata. Mancano gli spazi esterni, un punto internet ed una biblioteca, il riscaldamento e il raffreddamento sono costosi e, di conseguenza, non essendoci il ricambio d’aria, gli ambienti sono troppo caldi d’estate e troppo freddi d’inverno.
I locali – spiega – non sono visibili da chi passa lungo la strada: essi consistono in due sale con una sola entrata su di un lato. Per la conformazione degli ambienti, le uniche attività ad oggi possibili all’interno del centro sono il gioco delle carte e il ballo.
Negli ultimi anni – prosegue l’esponente leghista –, le amministrazioni dei comuni limitrofi (Castiglion Fiorentino, Castiglion del Lago) hanno dato le risposte attese per una dignitosa sistemazione dei centri di aggregazione. L’amministrazione comunale di Cortona ha l’obbligo morale di trasferire il Centro di aggregazione in locali più consoni. Infatti, questo impegno è contenuto nel programma elettorale del 2009 ed è stato assunto di fronte ai soci da Vignini quando era candidato a sindaco senza curarsi di precisare che esso sarebbe stato adempiuto soltanto se il bilancio lo avesse consentito.
Le opzioni per il cambio della sede di Camucia erano tre: quella di trasferire il centro nei locali oggi adibiti ad asilo nido in via Sandrelli; trasferire il centro in via Capitini vicino all’Eurospar; legare al progetto di trasformare il vecchio campo di calcio della Maialina, oggi adibito a parcheggio all’aperto utile solo il giovedì, in un parcheggio interrato al piano terra (100 posti macchina) e con al primo piano nuovi locali da fabbricare dove potrebbero trovare la loro sede, accanto alla Casa della Salute, il Centro di aggregazione, la Farmacia Comunale, la Biblioteca e l’Ufficio di Relazioni con il Pubblico (URP). Ad oggi, le prime due possibilità sono cadute nel vuoto, ma resta sempre valida la terza.
Ci auguriamo – termina Casucci – che il sindaco si prenda questo impegno che ammonterebbe a circa 40.000 euro l’anno, che potrebbero essere spesi per sostenere un mutuo. Infine, con l’estinzione del mutuo, i locali rimarrebbero di proprietà del Comune di Cortona con un ingente risparmio nel tempo.
In questo mese di marzo si rinnoverà il Consiglio direttivo e per l’occasione il sindaco Vignini dovrebbe tornare a visitare il centro. Ci auspichiamo che finalmente il primo cittadino annunci quale decisione intende adottare in concreto»