Nel prossimo consiglio comunale verrà approvata la tassa di soggiorno. Un comunicato del Comune di Cortona ha annunciato l’istituzione della nuova tassa che verrà pagata dai turisti, che dormiranno almeno un giorno nel nostro Comune. Posto che sono favorevole alla suddetta tassa, chiedo: non vi sembra che i tempi della pubblica amministrazione siano differenti da quelli delle attività private che ricevono le prenotazioni per il soggiorno in molti casi anche l’anno precedente?
Mi spiego: se vado in giro io prenoto mesi prima su internet. Il sito di booking.com, ad esempio, specifica che per quella determinata destinazione si deve pagare una tassa di soggiorno. Io penso che, molte persone come me e soprattutto i turisti anglosassoni che visitano Cortona e che hanno prenotato sui siti le loro destinazioni da mesi, non immaginano, ad oggi, di pagare una tassa di soggiorno.
Credo che saranno le strutture ricettive a dover fare il lavoro sporco di esazione del dazio doganale-turistico, ingenerando una concorrenza sleale e favorendo, in alcuni casi, il “nero”, così da non pagare né la tassa turistica né le altre tasse.
Le cose bisogna farle bene e per tempo: la tassa di soggiorno può e deve essere approvata in un bilancio comunale, ma con tempi certi in modo tale che tutte le strutture ricettive possano ritrattare contratti con clienti che hanno prenotato il soggiorno qui. Posticiparne l’applicazione alla prossima stagione è oggettivamente impossibile se l’amministrazione vuole mettere in campo i progetti annunciati nel comunicato e rimediare al cataclisma dell’Addio del Tuscan Sun festival, ma sarebbe ragionevole.
Io non credo, infine, che con la tassa di soggiorno messa a stagione iniziata si possa eliminare l’evasione degli affitta camere, ma che, al contrario, si possano ingenerare un numero di casi maggiore di concorrenza sleale tra strutture ricettive (Alberghi in testa) che sono “costretti” a fatturare e il fenomeno nascosto degli affitta camere, che sono oggettivamente meno conterollabili e ai quali è più facile sfuggire alla scure del fisco.
Dispiace dirlo con il senno di poi, ma sarebbe stato molto meglio mettere la tassa di soggiorno a partire dal bilancio 2011 con l’applicazione a partire dal 2012 e poter finanziare anche altri progetti culturali.
Daniele Monacchini, consigliere comunale