Il Comune di Chiusi non aveva mai investito nel sociale, nella sua storia, come quest’anno: la voce welfare sale al 10,84% del bilancio appena approvato. Aumentano anche le voci di spesa per scuola pubblica, promozione, turismo, cultura e sport, ma soprattutto non aumentano le tasse per i cittadini. Allo stesso tempo, lievita del 2,58% la spesa corrente, che supera i 7milioni e 300mila euro, mentre gli investimenti attivati superano gli 11milioni di euro, con un pareggio di bilancio che tocca il valore più alto, in termini assoluti, mai toccato dal Comune di Chiusi.
Sono numeri che corrispondono a una precisa azione politica da parte della giunta Scaramelli. “Siamo orgogliosi – annuncia il sindaco – di aver dato un segnale fortemente riformista, di sviluppo in grado di conciliare le esigenze delle fasce più deboli. Non è stato facile, in tempi di tagli: si è trattato di un piccolo miracolo, ottenuto con disciplina e determinazione”. Altro elemento “forte” è il mancato aumento, quindi una diminuzione virtuale se si considera l’incremento del costo che sostiene ogni anno il Comune, di tariffe sui servizi quali mensa, nido, scuolabus e assistenza domiciliare. Ciò dimostra una forte attenzione alle fasce sociali più deboli. “Abbiamo scelto di tutelare la prima casa – osserva l’assessore Juri Bettollini – applicando la minima tariffa Imu, lo 0,4%. E abbiamo scelto di non aumentare la Tarsu, grazie al risultato raggiunto di recente del 65% di raccolta differenziata. Altro elemento importante è la non utilizzazione degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti, l’avvio di un percorso di rinuncia a contributi di parte corrente. Al tempo stesso, si continua a investire nelle piccole manutenzioni, come nelle grandi opere pubbliche”. Il pareggio di bilancio sarà raggiunto risparmiando risorse da vecchie partecipazioni sociali e anche con sacrifici personali da parte degli stessi amministratori, con compensi e spese ridotti all’osso. Per esempio, il sindaco non ha nemmeno una persona addetta alla sua segreteria personale: rinuncia che ha consentito di risparmiare otre 30mila euro all’anno. In questo modo si spiega un bilancio che arriva alla parità senza tagli. Anzi, con un rilancio sui servizi, sul welfare, sulla cultura e sulla promozione. Il bilancio si schiera dalla parte dei cittadini, ma impegna sempre di più gli amministratori. “Per mantenere questo livello di servizi e di tasse cosi basse – sostiene il sindaco Scaramelli – ci siamo assunti l’onere di continuare a generare risorse, di valorizzare il patrimonio pubblico e di mettere a reddito quello inutilizzato, con un percorso di ottimizzazione delle spese che giunge a risparmi mai visti prima d’ora”. Trovate anche le risorse per garantire grandi opere come i marciapiedi da Chiusi scalo a Chiusi città, un’area verde a Macciano e i marciapiedi a Giovancorso. Previste inoltre agevolazioni e contributi per i giovani imprenditori, per il sostegno al centro commerciale naturale, per la nascita di nuove aziende, con una riduzione Imu per le proprietà delle aziende che investono su se stese. Ed ecco spuntare la carta delle energie rinnovabili, quella dei progetti di sviluppo o dell’ingresso di imprese private in una Fondazione di gestione degli eventi culturali. Insomma, la “giovane” giunta di Chiusi, conferma le attese, con forti elementi di innovazione e dinamicità nella gestione della cosa pubblica