«Dopo anni di silenzio da parte delle altre forze politiche, siamo stati i primi a denunciare la grave situazione di crisi in cui versa il settore oleario anche in Valdichiana. Dopo la nostra denuncia, alcuni sindaci hanno manifestato un maggior interesse adottando anche provvedimenti al fine di tutelare e promuovere il loro olio. In particolare, il sindaco di Lucignano ha introdotto un marchio di denominazione comunale (Deco) per l’olio extravergine d’oliva prodotto nel suo territorio.
Al di là di logiche di schieramento, abbiamo elogiato l’iniziativa ed abbiamo suggerito all’amministrazione comunale di Cortona di seguire questo esempio. Intanto, i nostri consiglieri regionali, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri, hanno presentato una mozione per chiedere alla Giunta Regionale di incentivare proprio l’introduzione del Deco “Olio di Cortona”. Tale mozione è stata discussa, votata e respinta per motivi ideologici dalla maggioranza di centrosinistra, per la quale è intervenuto il consigliere del Pd Ceccarelli, ex Presidente della Provincia di Arezzo. La nostra iniziativa è stata bollata in Consiglio come iniqua e pretestuosa dall’Amministrazione di Cortona. È facile rovesciare queste accuse: ci domandiamo che cosa abbia fatto finora il Comune di Cortona, oltre a dare il gratuito patrocinio ad iniziative che associazioni di categoria ed istituti scolastici hanno ideato e portato avanti grazie al contributo fattivo dei frantoiani e dei produttori. La Festa dell’Olio è appena alla seconda edizione e per la prima volta quest’anno il sindaco Vignini ha dichiarato di mirare al riconoscimento di un marchio Denominazione di origine protetta (Dop) “Olio di Cortona”. Paradossalmente, questa dichiarazione è la conferma di quanto sia pretestuoso l’interesse di quest’Amministrazione: lo stesso Ceccarelli ha ricordato che, pur esistendo il Consorzio IGP Olio Extravergine d’Oliva Toscano, la Provincia di Arezzo si è attivata per avere una Dop propria, ma non ha ottenuto il riconoscimento perché è un territorio troppo ristretto e con caratteristiche eterogenee.
Ci chiediamo, a questo punto, se Vignini fosse a conoscenza di quanto dichiarato da Ceccarelli e perché egli abbia puntato su di un obiettivo fuori dalla portata della stessa Provincia di Arezzo: forse perché voleva far credere tardivamente di aver a cuore il settore oleario? Solo la mano privata, con enormi sacrifici, ha evitato il totale depauperamento del patrimonio olivicolo cortonese. Pur consapevoli delle difficoltà economiche in cui molti di essi si trovano, crediamo che i Comuni debbano acquisire una maggiore consapevolezza dei problemi del settore agroalimentare, assicurare una maggiore assistenza agli operatori e programmare nuove e più incisive forme di sostegno per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici.
Per questo torniamo a chiedere l’introduzione del Deco “Olio di Cortona”: non a caso una simile iniziativa è stata adottata anche dal Commissario straordinario di Monte San Savino per tutelare l’olio savinese. La disciplina del marchio Deco risponde alla più autentica logica federalista. Infatti, nel rilascio del Deco, l’Ente Locale assume un ruolo di primo piano nel certificare e valorizzare il prodotto tipico del territorio. Il Deco permette di ottenere notevoli risultati in termini di controllo e di marketing territoriale. Il Comune stesso è chiamato a stabilire un disciplinare, al quale devono sottostare le aziende, e a garantirne la corretta applicazione nell’interesse degli operatori del settore e dei consumatori. Al fine di favorire la commercializzazione del prodotto, le aziende cui viene rilasciato il marchio Deco possono stampare sull’etichetta lo stemma ufficiale del Comune. L’introduzione del Deco Olio di Cortona dovrebbe essere accompagnata da un’attività di promozione tale da coinvolgere le scuole, i Musei e gli operatori turistici. Chiediamo all’Amministrazione comunale di destinare alle mense scolastiche esclusivamente l’olio cortonese e di far svolgere corsi di informazione sulle sue qualità organolettiche. Agricoltura e turismo dovrebbero costituire un binomio inscindibile: i numerosi visitatori che ogni anno arrivano a Cortona sono interessati a conoscere non solo i monumenti e i musei, ma anche i prodotti tipici e chiedono garanzie della loro origine e qualità».