Apprendo dai giornali la notizia del trasloco del Tuscan Sun Festival a Firenze. Ritengo la cosa un evento prevedibile alla luce dei colloqui avuti come “bottegaio” con Barrett Wismann nell’estate scorso dopo la conclusione del Festival 2011. Wismann mi esternò la delusione per i pochi fondi ricevuti in rapporto alla mostra sui Tesori del Louvre, finanziata da Comune e altri enti. Negli anni di crescita esponenziale del turismo a Cortona l’amministrazione comunale ha saputo coniugare iniziative di differente natura dalla musica sacra alle nuove contaminazioni del Cortona sound festival. Ha investito in nuovi servizi e ha aperto il grande museo etrusco, per il quale ha finanziato la ristrutturazione, le mostre tematiche e i grandi eventi.
La mia proposta è come al solito controcorrente. Prendo atto che Cortona non poteva finanziare il Tuscan Sun con cifre superiori a quelle promesse, prendo atto che l’organizzazione ha deciso di trasferirsi a Firenze, ma non condivido la necessità di metter su in fretta e in furia un evento che non potrà essere mai all’altezza del TuscanSun.
Bene ha fatto il Comune a finanziare le mostre dell’Ermitage e del Louvre, in questa strada dovrebbe dirigersi per finanziare eventi giusti, tarati sulla realtà di Cortona, realtà turistica di primo piano, ma che non è in grado di accogliere più turisti di quelli che ha avuto. Peraltro la mostra del Louvre sarà costata, ma come progettato ha permesso la creazione del Bookshop.
La recente nevicata ha dimostrato al di là della puntualità delle risposte dell’amministrazione che i Comuni non hanno i mezzi per curare l’ordinarietà. Quando, poi, capita un evento straordinario, la mancanza di personale si fa sentire. Cortona, ancora oggi è piena di cumuli di neve sporca e nessuno se ne cura!
Meglio sarebbe a proposito degli eventi turistici finanziare in modo più adeguato quelli che ci sono e che con la stretta della crisi verranno spazzati via. Penso ai vari piccoli festival dalla musica sacra al Cortona sound festival di Camucia fino al più recente, ma pregevole Cortona on the move, quasi interamente finanziato da privati. Pazienza se i commercianti cortonesi brontoleranno, ma se avessero investito l’un per cento di quello che guadagnano anche lo star system del Tuscan Sun festival avrebbe avuto maggiori possibilità di rimanere qui!
Daniele Monacchini