Questa mattina ho ricevuto una telefonata da Latina, mi diceva: ” A Roma per 10 cm di neve c’è il caos, sono ridicoli… “. Da noi stiamo assistendo, sin da martedì all’emergenza neve, ai tanti comunicati stampa dei Sindaci della provincia, ai numerosi volontari ( Uomini e Donne di buona volontà ) ed altri preposti per ruolo istituzionale chiamati a fronteggiare in prima linea l’emergenza neve. La neve è l’ennesima di una lunga serie di emergenze che periodicamente si susseguono.
(Inondazioni, esondazioni, straripamenti, incendi, fango, detriti, black – out, manovre finanziarie straordinarie, manifestazioni paralizzanti sfasciante e catto – sfasciste ed altro). Ma non eravamo definiti: ” il bel Paese “?
Tra mille difficoltà, le forze chiamate in causa pur con turni massacranti di 14 ore non riescono a soddisfare le chiamate di disagio. L’anno scorso, altra emergenza ( 17.12.) il Paese rimase ancora paralizzato. Ricordo, un assessore di un noto capoluogo di provincia, con la sua solita faccia da bronzo, poverino, dichiarò pubblicamente: ” considerata la straordinaria nevicata, non potevamo spiegare le forze, quindi organizzarci prima che l’emergenza fosse manifesta, infatti dopo siamo intervenuti, dopo…” con risultati penosi e lacunosi, raffazzonando ( a mio avviso ) il raffazzonabile! Pare avessero terminato anche il sale ( nella zucca? No! ) nei depositi, comunali, arrivando a sostenere ( audace ) che anche in Puglia le scorte erano esaurite. In Puglia? Regione bagnata da due mari? Con 865 km di coste? ( sic! )… con le saline marittime più grandi d’Italia, che si estendono su una superficie superiore ai 4000 ettari e che producono annualmente oltre 5 milioni di quintali di sale? Per asserire una tale castronerie, bisogna avere la faccia ( nelle migliori delle ipotesi ) come il deretano di un bebè, a batuffolo! da spargere per le strade…!
Sempre nella medesima telefonata, il soggetto di origini Lucane mi diceva: ” da piccino, mio padre si ammazzava a spalare 70 – 80 cm di neve, ognuno oltre al suo, puliva un tratto di strada principale, concorrendo a pulire anche il cortile della scuola insieme ai mezzi del Comune, oltre ai marciapiedi”. Marciapiedi? Singolare, pare che da noi, i bipedi sono abilitati a volare. Le strade si cerca di pulirle i marciapiedi no! I disagi per tutti palesi, soprattutto per gli anziani, i disabili ecc…ecc…
In questo ambiente sovente spietato e forcaiolo almeno un doge ( lapsus ) Sindaco, tra mille difficoltà ha avuto il coraggio, l’onestà intellettuale ed il buon senso di chiedere scusa ai sudditi ( ancora lapsus ) Cittadini, scuse ( senza se e ma ) per le inefficienze ed inadempienze del personale ( suo malgrado nonostante gli sforzi, risorse profuse) nel fronteggiare l’ennesima emergenza.
Eppure, in conclusione, o i nostri amministratori ritengono che il Popolo possa essere soddisfatto solo con effimere manifestazioni di Giovenale memoria: ” …duas tantum res anxius optat panem et circenses » « …(il popolo) due sole cose ansiosamente desidera pane e i giochi circensi » oppure spesso ci troviamo dinnanzi a Uomini incapaci, che la maggioranza del Popolo ha democraticamente e sovranamente eletto, loro rappresentanti, quindi, di cosa si lamentano e mugugnano, digrignando i denti?
Eppure basta poco per fronteggiare l’emergenza neve, task force straordinaria, costituita da volontari numerosi, ( con tanto senso Civico, forza, orgoglio e senso di appartenenza ) mezzi adeguati, piani di emergenza, suddivisi in zone, competenze, coordinazione sinergica e simbiotica, città, frazioni, paesi, quartieri, vicoli, strade…formazione e considerazione continua. Perché altrove, ciò è possibile, ( con esigue risorse finanziarie ) anzi ai partecipanti sono assicurati sgravi e deducibilità fiscali ( soprattutto locali, comunali ) da noi pare essere una utopistica chimera?
Fabio Bray