Prima delle 20, ancora 2.613 utenze erano senza energia elettrica in provincia di Siena, poco più di un centinaio a Chiusi, che tiene alto il bilancio del disagio in Valdichiana. Alle 22, qui erano 150 i collegamenti ancora da ripristinare (sui 550 del pomeriggio) in particolare in località Macciano e aree limitrofe, dove solo domani potrebbe tornare tutto alla normalità. Al lavoro la macchina comunale, guidata dal sindaco Scaramelli, con dipendenti, volontari e protezione civile per individuare situazione critiche e prestare soccorso a chi è in difficoltà. “Serve più raccordo e trasparenza. Avrebbe ad esempio consentito di intervenire meglio o allestire per tempo centri di accoglienza per quei cittadini costretti per più di un giorno senza energia elettrica e quindi anche senza acqua e riscaldamento”. Lo ha detto il presidente della regione Enrico Rossi, durante il tavolo di confronto con i vertici di Enel,
tenutosi nel pomeriggio a Firenze, sul tema dell’emergenza elettricità, che ha lasciato all’addiaccio e al buio poco meno di 10 mila utenti in tutta la Toscana. La mancanza di filo diretto con i cittadini e gli enti locali, non è stato l’unico punto toccato durante l’incontro, convocato per un il focus sulla situazione del ripristino dei collegamenti. Servono investimenti per alzare il limite di sopportazione degli impianti, ma soprattutto gli investimenti siano la priorità per chi gestisce servizi pubblici, proposta che verrà messa per iscritto e inviata allo stesso AD del colosso energetico. Enel si difende: niente è stato sottovalutato, 500 operatori sono stati impiegati con immediatezza nelle aree dei guasti, dove i cavi non hanno retto alla caduta degli alberi e al ghiaccio, fenomeno comunque dovuto ad una nevicata di portata eccezionale. Nessun problema dunque di manutenzione insufficiente o linee poco funzionali. Le criticità si registrano adesso a Monticiano, Chiusdino, Castelnuovo Berardenga e Siena. Il sistema provinciale di Protezione civile, in collaborazione con la Prefettura e con le forze dell’ordine, ha organizzato due centri accoglienza nella palestra comunale di Monticiano e nella Rsa di Iesa, mentre sono stati distribuiti gruppi elettrogeni di varia potenza nelle aree più popolose.