Valdichiana ammantata da uno strato di 15-30cm con punte di 40cm nell’area di Monte San Savino, mentre in montagna vengono segnalati accumuli sovente superiori ai 50cm. Ha ripreso a nevicare dalle ore centrali di stamane ma in maniera decisamente più blanda rispetto alle bufere alle quali abbiamo assistito ieri.
E dopo il passaggio del ciclone “Julia”, responsabile di nevicate estese ed abbondanti su gran parte del centro-nord Italia, lo scenario meteorologico continua ad essere critico. Le nevicate continueranno a intermittenza sino a sabato ma avranno intensità debole o al più moderata a valle, mentre sulle zone montuose non sarà difficile imbattersi in nuove tormente di neve.
Rimane sostenuto il vento gelido di grecale che soffia con raffiche sino a 40-50 km/h, facendo acuire la sensazione di freddo attraverso una temperatura percepita (wind chill) di circa -10°C.
Nelle ore centrali del giorno le temperature non superano lo zero, neanche nelle località del fondo valle, e nei prossimi giorni andrà peggio poiché il nocciolo più duro dell’ondata di freddo si riverserà progressivamente sulla nostra zona abbattendo ulteriormente la colonnina di mercurio.
Tra domenica e mercoledì col ritorno del cielo sereno (o quasi) le temperature minime notturne oscilleranno a valle su valori tra -5/-10°C. Un’attenuazione del freddo è attesa solo a partire dal 11/12 febbraio. La neve potrebbe resistere al suolo almeno per tutta la prima metà di febbraio richiamando alla memoria alcuni inverni del secolo scorso che sono rimasti impressi nella storia climatologica, come quelli del 1956 e del 1985.
Capita raramente di affrontare queste situazioni estreme e prolungate ma non si può far altro che prepararsi psicologicamente e logisticamente a vivere questo periodo polare, se possibile in tutta serenità.
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