“Un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile” è il messaggio con il quale si aprirà la cerimonia d’inaugurazione del restauro della storica ringhiera di Palazzo Ciaperoni a Monte San Savino, in programma mercoledì 2 giugno, alle ore 16.30 (Via Roma), frutto della collaborazione tra la Fondazione Ciaperoni, il Centro di Aggregazione Sociale di Monte San Savino e il contributo di aziende del territorio.
La pregevole ringhiera in bronzo e ferro battuto fu realizzata ad inizio ‘800 dal fabbro Vincenzo Silvestri, romano, morto a San Giovanni d’Asso (Si) che, con grande maestria, ornò il manufatto con fiori, frutta, intrecci, foglie, uccelli e con lo stemma Filippi, antica famiglia proprietaria dell’edificio.
I complessi lavori che oggi hanno portato a nuova luce questa bellissima opera sono stati eseguiti, sotto la supervisione di Jane Donnini della Soprintendenza delle Belle Arti, dai restauratori dei beni culturali: Chiara Valcepina, attraverso due interventi differenziati, uno per il ferro con asporto della ruggine, ed uno per le leghe di rame e da Marco Bacci per il risanamento dei fianchi, delle mensole e della superficie sottostante del terrazzo in pietra arenaria.
«Desidero esprimere a nome mio e di tutto il Consiglio della Fondazione, il più sincero ringraziamento per il contributo delle aziende destinato al restauro della ringhiera e del balcone di Palazzo Ciaperoni, raccolto grazie all’ammirevole iniziativa del savinese Giulio Tozzi – sottolinea Don Valtere Tanganelli – il loro prezioso e nobile gesto è particolarmente lodevole in quanto, oltre ad essere espressione tangibile di bontà dell’animo, dimostra attaccamento al paese e al suo patrimonio storico e artistico; l’intervento è importante per il paese intero che, d’ora in poi, potrà vantare, nel suo originario splendore, uno dei gioielli da godere e da mostrare ai visitatori».