Dopo quasi due anni dall’insediamento della attuale amministrazione, Cortona sembra aver perso del tutto il suo ruolo di traino nell’ambito provinciale per le iniziative di carattere culturale e di aggregazione sociale. Non si vede all’orizzonte alcun progetto, alcuna visione, alcuna idea precisa di lungo respiro. Non sarà che la pandemia è solo un alibi? E non sarà che Cortona rischia di tornare di nuovo ad essere un paese immobile e “disteso come un vecchio addormentato”?
Cortona vuota ci impressiona, ci sgomenta quasi: quando saremo fuori da questa cappa, da questa immobilità? A un anno dall’inizio della pandemia tutti siamo stanchi e desiderosi di uscirne e riguadagnare la vita.
Pensando al futuro e ipotizzando che si stia realmente aprendo uno spiraglio, sorgono alcune domande, da porre a chi ci amministra e a chi ha un peso o ruolo nella comunità.
C’è qualcuno che sta pensando a come far ripartire un ingranaggio che appare totalmente bloccato? C’è qualche buon saggio amministratore che sta gettando lo sguardo al futuro, alla ripartenza, al rinascimento culturale e anche turistico di questa città addormentata, di questo territorio sofferente?
Negli scorsi decenni Cortona ha espresso in più occasioni una politica culturale di avanguardia, promuovendo occasioni ed eventi di ampia prospettiva, senza tralasciare la valorizzazione delle espressioni culturali locali. Ma quali progetti sono in cantiere per i prossimi anni, a partire dalla stagione estiva alle porte? La attuale amministrazione ha dapprima cancellato il Mix Festival, poi ha lasciato scappare anche la Feltrinelli, che erano importanti finestre sul mondo. Resta il COTM ( per fortuna che c’è! ), ma per il resto sembra di essere piombati nel deserto. Sì, c’entra la pandemia, ma ci viene il dubbio che dietro questo alibi ci sia un vuoto di idee e di prospettive: a Natale sono stati spesi soldi per illuminare una Cortona desolatamente deserta e altrettanti ne verranno stanziati adesso, per una discutibile e provinciale passerella di autoblindo. Niente altro, nessuna iniziativa per i giovani, che infatti si dirottano verso Castiglion Fiorentino, dove la Amministrazione pare molto più attenta e intraprendente.
Siamo già a marzo e non trapela notizia di alcuna programmazione della stagione estiva, che va comunque pianificata, auspicando che possa tenersi regolarmente. Sembra che si viva alla giornata, aspettando che piova qualcosa dal cielo.
Ci piace immaginare che in un mondo ideale le cose si muovano in modo diverso.
Ci piace pensare che chi ha la responsabilità della cosa pubblica la usi con saggezza.
Ci piace supporre che chi ha incarichi sappia coniugare la valorizzazione delle risorse locali con l’apertura al mondo, alla modernità, alle innovazioni.
Ci piace desiderare che chi ci amministra abbia una visione, un progetto, una prospettiva di ampio respiro per la città e per il Comune.
Peccato che nella realtà tutto ci appaia chiuso, immobile, superato.
Auguriamo a Cortona di tornare ad essere traino e capofila di importanti iniziative in grado di promuovere un turismo che non sia solo “mangia e fuggi” e di favorire nel contempo una crescita culturale della comunità che vive in questo territorio tutto l’anno.