Insieme ai Consigli d’amministrazione del Consorzio Agrario di Siena, il Parco e i comuni della della Valdorcia e quelli dell’Amiata, hanno firmato anche Montepulciano, Trequanda, Sinalunga, Torrita di Siena e l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese. 19 enti in totale che con la sottoscrizione di un documento elaborato da Coldiretti e dal consiglio provinciale, si impegneranno attivamente nella lotta al fenomeno della contraffazione alimentare, ovvero l’utilizzo di marchi, colori e simboli della tradizione italiana che ingannano il consumatore nell’acquisto di prodotti che del loro vero paese di origine e della conseguente qualità legata al territorio di produzione non hanno nulla.
“Per questo territorio – spiega Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena – la tutela dei prodotti agroalimentari tipici e di qualità è fondamentale. Abbassare la guardia significherebbe mettere in liquidazione la nostra economia e i nostri territori, perché la contraffazione agroalimentare danneggia irrimediabilmente il nostro vero grande patrimonio, l’agricoltura, e provoca conseguenze economiche e sanitarie pericolose tanto per le imprese quanto per i consumatori”. Secondo i dati, l’italian sounding, costa all’economia nazionale più di 60 miliardi di euro, contro un valore totale delle esportazioni agroalimentari pari a 28 miliardi. La stessa Coldiretti ha anche denunciato fenomeni di finanziamento con risorse pubbliche di produzione e distribuzione di prodotti alimentari disgiunte dal tessuto produttivo italiano. Un caso per tutti, quello della Simest, società controllata dal Ministero dello sviluppo economico, che investe in attività di delocalizzazione. I comuni e gli enti che hanno sottoscritto il documento, si faranno ora portabandiera della lotta al fenomeno, vigilando sugli illeciti e promuovendo con più forza i veri prodotti italiani.