Tagli alle risorse degli enti locali, sospensione delle Province e gestione associata dei servizi. Sono questi i temi centrali che emergono dalla nota del Partito democratico dell’area Val di Chiana senese, in seguito all’assemblea che si è tenuta giovedì scorso a Montepulciano. Durante la seduta, che ha visto la partecipazione dei sindaci e dei segretari delle Unioni comunali Pd dei nove Comuni della zona, sono stati criticati i meccanismi messi in moto dal Governo Berlusconi, che hanno portato notevoli cambiamenti al sistema delle autonomie locali.
“La riduzione dei consiglieri comunali prevista dalla prossima legislatura – si legge nella nota – rappresenta, più che un taglio ai costi della politica, un taglio alla partecipazione democratica nelle istituzioni locali da parte della popolazione. I sindaci disporranno di sempre minori risorse, sia umane che finanziarie, per affrontare i problemi e le esigenze dei cittadini, con non poche difficoltà ad assicurare la qualità dei servizi a cui eravamo abituati. Un panorama preoccupante, ulteriormente complicato dalla progressiva ma inesorabile scomparsa del ruolo delle Province che, in un territorio esteso ma scarsamente popolato come quello senese, hanno da sempre rappresentato un punto fondamentale di incontro tra i Comuni e la Regione”. “Di fronte a uno stravolgimento radicale degli assetti organizzativi del sistema delle autonomie locali – continua la nota – i nove Comuni della Val di Chiana hanno rinnovato il Patto di unità, che negli ultimi trent’anni ha portato alla crescita e allo sviluppo di un territorio vasto, che ha bisogno di servizi sociali e sanitari, di trasporto, viabilità e gestione del patrimonio naturale. In prospettiva della legge che a breve la Regione Toscana dovrà emanare per ridistribuire ad altri enti funzioni importanti finora gestite dalle Province, dobbiamo essere pronti, come Unione dei Comuni della Val di Chiana senese, a saper gestire al meglio le nostre competenze per il bene del nostro territorio”. “Durante l’assemblea – si legge ancora nella nota – abbiamo chiesto l’attenzione delle amministrazioni locali sul nuovo scenario legislativo, proponendo alcune indicazioni. Innanzitutto, è necessario iniziare fin da subito a rafforzare le nostre sinergie, prendendo come punto di riferimento l’attuale Unione dei Comuni della Val di Chiana senese, di cui fanno già parte i nove Comuni della zona. La gestione associata delle funzioni, però, non deve ledere il rapporto con la cittadinanza. Per questo chiediamo che vengano mantenuti, in ogni Comune, i ‘front office’ dei servizi essenziali, per mantenere e migliorare i servizi ai cittadini. È necessario, inoltre, formare una commissione per la costruzione di un nuovo Statuto dell’Unione dei Comuni della Valdichiana senes, che tenga in considerazione le particolarità del territorio e del mutato scenario politico-istituzionale. Dal momento che i cambiamenti in corso sono notevoli, riteniamo importante che la cittadinanza sia adeguatamente informata, organizzando incontri e iniziative che coinvolgano i cittadini e le associazioni. Nei prossimi mesi – conclude la nota – servirà, quindi, da parte di tutti, una grande capacità e volontà per costruire una forte coesione, evitando il rischio di logiche di divisione e marciando dritti verso un futuro che va costruito e governato insieme”.