Come annunciato ben 25 persone, lavoratori e loro familiari, hanno passato il capodanno in tenda davanti allo stabilimento di Montepulciano della Rdb, l’azienda che produce manufatti e cementi il cui presidio prosegue dal 10 ottobre scorso con i 78 dipendenti che sono in cassa integrazione e si alternano in questa “missione”. Tutto questo dopo la messa celebrata venerdì dal vescovo Rodolfo Cetoloni. E’ sicuramente questo il quadretto più significativo e toccante di questo capodanno passato in austerity come mai prima anche in Valdichiana.
Non è ovviamente quella della RDB l’unica situazione di emergenza, ma vale appunto come simbolo di un momento drammatico nel quale però si moltiplicano le manifestazioni positive di solidarietà e socialità. Tutto questo restituisce speranza e conforto un po’ a tutti.
Nel frattempo, altrove, la necessità di non fare spese pazze ha sicuramente contribuito al grande successo delle feste nelle piazze, un “boom” aiutato anche da una temperatura abbastanza mite per le medie stagionali che sicuramente ha invogliato a condividere tutti insieme l’inizio del nuovo anno.
Arezzo, Cortona, Montepulciano e gli altri centri minori hanno registrato un numero di presenze davvero significativo, che si unisce alle molte presenze turistiche, in gran parte italiane e dal centro Italia, di questo weekend: un altro segnale evidente di “austerity” (addio viaggi lunghi…) unito però all’evidente conferma dei nostri centri storici come luoghi estremamente attrattivi.
Alla fine c’è sicuramente di che essere confortati, sperando davvero che il 2012 possa essere un anno migliore del precedente, nel quale si intraveda quantomeno una via d’uscita dal tunnel della crisi.