Nei giorni scorsi, nei media locali, è apparso un intervento da parte del sindaco di Marciano della Chiana in merito al progetto di riconversione dell’ex-zuccherificio di Castiglion Fiorentino. L’intervento riportava alcune evidenti inesattezze. In particolare il progetto di costruzione della Centrale non prevede, in alcun modo, otto camini. Forse, il primo cittadino di Marciano fa confusione con le otto torri del Castello di Montecchio.
Così come non esiste, nel piano presentato dalla PowerCrop spa, nessun tipo di operazione o intervento di carattere commerciale. Pertanto, l’iniziativa del sindaco di Marciano della Chiana sembra frutto di un fazioso appoggio alle istanze del c.d. Comitato di Tutela Valdichiana piuttosto che il prodotto di un’attenta analisi del progetto presentato dall’azienda. La scrivente Federazione invita, pertanto, la Conferenza dei Servizi, presso la Provincia di Arezzo, incaricata a pronunciarsi nei prossimi giorni nel merito del progetto aziendale, a non farsi in alcun modo condizionare da interventi esterni privi della necessaria conoscenza dei fatti. La Conferenza, infatti, è tenuta ad adempiere ad un iter di carattere esclusivamente tecnicoamministrativo, non politico, volto a valutare le possibili conseguenze sul piano ambientale. La Fai-Cisl di Arezzo invita le istituzioni alla massima responsabilità in quanto non ci sono in gioco solo le legittime aspirazioni di nuova occupazione, da parte dei lavoratori dell’ex-zuccherifico, infatti, in un contesto di crisi come quello attuale (il recente rapporto Excelsior colloca la provincia aretina al 104° posto, in Italia, come previsioni occupazionali), il progetto della PowerCrop spa rappresenta una importante occasione di sviluppo economico per la vallata e per l’intera provincia