Castiglion Fiorentino – Ieri pomeriggio i carabinieri della Stazione di Castiglion Fiorentino nel corso dello svolgimento di uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio, in quest’ultimo periodo anche diretto ad accertare la regolarità degli spostamenti e le eventuali violazioni alle misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus, notavano una macchina che modificava la sua andatura di marcia alla vista della pattuglia. Così, insospettiti da tale atteggiamento, prontamente inseguivano l’auto che fermavano poco dopo. A bordo erano presenti due cittadini albanesi di 34 e 28 anni, entrambi residenti ad Arezzo, i quali non erano in grado di spiegare la loro presenza fuori dal comune ed erano sprovvisti di autocertificazione. I carabinieri però notavano anche che i due ragazzi sembravano molto preoccupati dai controlli, così andando più a fondo appuravano non solo che l’autista era sprovvisto di regolare patente, ma a seguito di una perquisizione veicolare e personale, sono stati trovati in possesso di 2 grammi di cocaina, nonché della somma di oltre 1000 euro, verosimilmente provento di spaccio. Così i due albanesi, entrambi con precedenti di polizia, sono stati denunciati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e, ovviamente, sanzionati amministrativamente per aver violato le disposizioni circa la limitazione degli spostamenti a causa del COVID-19; entrambi, inoltre, sono stati proposti per l’adozione del foglio di via dal comune di Castiglion Fiorentino e nei confronti dell’autista si è proceduto per guida senza patente ed al contestuale fermo amministrativo del mezzo.
Foiano della Chiana – I militari della Stazione di Foiano della Chiana, congiuntamente a personale della locale Polizia Municipale, hanno proceduto nella giornata di ieri al controllo di alcuni esercizi del territorio tra quelli che nonostante il particolare periodo sono regolarmente aperti perché commercializzano beni di prima necessità. All’interno di uno di essi notavano due cittadini di nazionalità albanese che alla vista dei militari mostravano segni di insofferenza. Così alla richiesta di esibire i documenti e le autocertificazioni inerenti gli spostamenti necessarie a causa delle misure di contenimento in atto per l’emergenza Covid-19, si poteva notare che uno di essi proveniva da Trieste. Dai controlli più approfonditi i militari accertavano che il trentaduenne era gravato da un decreto di espulsione emesso dalla Prefettura di Chieti a seguito del quale era stato allontanato dal territorio nazionale nel novembre 2018. Risultando pertanto irregolare ed avendo fatto rientro nel territorio nazionale dopo esserne stato già espulso, per il giovane con alle spalle diversi precedenti di polizia è scattato l’immediato arresto.