L’insediamento della Task Force tecnica per il rilancio di Chianciano Terme composta da dirigenti e rappresentanti di: Regione Toscana, Provincia di Siena, Comune di Chianciano Terme e Camera di Commercio di Siena si è tenuto il 9 dicembre nella Sala Consiliare della cittadina termale.
Per contrastare l’aggravarsi della crisi economica in cui Chianciano Terme si dibatte da molti anni l’amministrazione comunale ha richiesto formalmente da alcuni mesi la dichiarazione di stato di crisi deliberata all’unanimità dal Consiglio comunale; la Provincia, che ha condiviso fin dall’inizio il percorso avviato dall’amministrazione Ferranti ha, a sua volta, deliberato all’unanimità in Consiglio provinciale la richiesta dello stato di crisi per la cittadina termale.
La consapevolezza delle conseguenze sull’economia di una vasta area territoriale hanno portato alla istituzione, da parte del Presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini, di una specifica delega assessorile al “coordinamento delle politiche per Chianciano terme” e ad azioni di sostegno al sistema economico produttivo della cittadina termale.
La Regione, a sua volta, in una comunicazione ufficiale dell’assessore Cristina Scaletti, di cui si è data lettura durante un Consiglio comunale, aveva espresso la volontà di sostenere ed accompagnare i processi di qualificazione dell’offerta turistico-termale e delle attività economiche di Chianciano. Ne è conferma uno specifico riferimento nel Piano Regionale di sviluppo PRS 2011-2015, al “sostegno da parte della Regione del sistema termale –regionale con particolare riferimento a quei territori, come Chianciano, che presentano situazioni di crisi economica ed occupazionale”.
Recentemente (10 ottobre) il Consiglio Regionale ha deliberato all’unanimità una mozione ” in merito alla richiesta di riconoscimento dello stato di crisi relativo al territorio di Chianciano Terme” richiedendo alla Giunta di attivarsi presso il Governo per tale riconoscimento.
La Task Force, nell’ambito della riunione di insediamento ha verificato i dati e le problematiche relative alla grave situazione economica e occupazionale della realtà chiancianese. Sono stati definiti i compiti e le modalità operative e la tabella di marcia per il lavoro da svolgere.
Successivamente il gruppo di tecnici ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria per un confronto che ha la finalità di avviare l’individuazione di strumenti utili a sostenere il sistema economico della città.
Per sottolineare l’importanza del lavoro che la Task force per Chianciano è chiamata a svolgere l’Assessore regionale al turismo, cultura e commercio Cristina Scaletti ha così commentato:
«La Regione Toscana intende assicurare un costante supporto alla realtà istituzionale e imprenditoriale di Chianciano nella consapevolezza dell’importanza che questa area riveste nel contesto dell’offerta turistica e termale toscana. Inoltre dobbiamo fortemente contrastare la tendenza al declino economico e occupazionale della città e del territorio. Per questo abbiamo voluto istituire una apposita Task Force per Chianciano alla quale abbiamo assegnato il compito di definire tecnicamente un percorso per concretizzare gli indirizzi del Consiglio regionale e della Giunta. Tra i compiti anche quello di armonizzare gli interventi pubblici per il sostegno alle imprese e per l’attrazione di investimenti anche esteri su progetti ambiziosi di riposizionamento del prodotto turistico e termale di Chianciano. Siamo certi che dal lavoro della Task force e dal contributo che le istituzioni e le rappresentanze delle forze economiche e sociali sapranno dare nasceranno elementi importanti per un “Progetto Chianciano” da realizzare nell’ambito del prossimo Piano regionale dello sviluppo economico 2012-2015».
Il confronto costante con le associazioni di categoria e con le parti sociali sarà attuato anche attraverso l’attività dell’Osservatorio Turistico di Destinazione di cui il Comune di Chianciano Terme è sede nell’ambito del Progetto Regionale “Toscana Turistica Sostenibile e Competitiva”.
Presenti all’insediamento anche i coordinatori dell’attività dell’Osservatorio: Università di Siena, CNR Ibimet e, per il processo partecipativo, “Contesti e Cambiamenti”.