Ho letto con una particolare attenzione i 50 articoli che compongono il decreto ” Salva Italia” deliberato dal Governo domenica scorsa e promulgato martedì dal Capo dello Stato. Ritengo i saldi finanziari del decreto necessari, anzi indispensabili, per salvare i conti pubblici del Paese e quindi tutti noi.
Il Prof. Monti è stato incaricato di formare il governo ed approntare quelle misure dolorose perché il precedente governo Berlusconi, in carica fino allo scorso 11 novembre, ha ridotto l’Italia in una condizione ormai prossima al fallimento finanziario. Non dimentichiamo mai questo aspetto, perché il tentativo mediatico in atto è quello di far credere agli italiani che coloro che hanno governato il paese per più di 8 anni negli ultimi 10 sono esenti da colpe e responsabilità per quanto sta accadendo e che le colpe di queste misure draconiane sono tutte di Monti e dei suoi Ministri.
Non sottovalutiamo neppure il fatto che in Parlamento la maggioranza, purtroppo, è ancora a favore del centro destra, per cui ogni manovra per essere approvata necessita del voto favorevole di coloro i quali sono i principali responsabili di questa drammatica situazione.
Dico questo perché il governo Monti si è dovuto muovere, come ha giustamente egli stesso dichiarato, ” tra chi chiedeva continuità e chi invece discontinuità con il recente passato.
In queste ore, comunque, la politica ha la grande opportunità di dimostrare il proprio grado di responsabilità per rendere più equa la manovra economica.
Equità che serve per modificare alcuni provvedimenti a supporto delle famiglie e dei ceti meno abbienti che si possono raggiungere solo trovando le risorse là dove veramente sono.
Penso alla riduzione delle spese militari, all’Ici sugli immobili del Clero utilizzati per attività commerciali e non di culto, al recupero delle somme trasferite all’estero frutto di evasione fiscale, a tassazioni più onerose su auto con potenza superiore ai 165 KW e ai beni e servizi di lusso come i posti di attracco per le barche.
Per rendere questa manovra più equa e digeribile è necessario che la politica abbia un sussulto di responsabilità adottando da subito un provvedimento che elimini la possibilità di percepire in futuro i vitalizi ai Parlamentari e che ne tassi con percentuali significative quelli attualmente erogati.
Questo non risolverà il problema del debito pubblico italiano ma rappresenterebbe un fondamentale messaggio di sobrietà e moralità della politica attraverso il quale girare davvero pagina con un recente passato da dimenticare.
Ecco i motivi per i quali credo che il governo Monti sia davvero un’opportunità di rinascita per la politica e per l’Italia, come credo che se la politica non coglierà a pieno questo momento storico in cui è chiamata a prendere decisioni fondamentali per la propria gente il futuro potrebbe riservare crescenti problemi di tenuta sociale ed ordine pubblico.
Maurizio Seri