S’intitola”Lucignano le sue fortificazioni e altro” il libro scritto da Fabiano Di Banella, uscito da qualche giorno nelle librerie e già oggetto di forte interesse da parte non solo degli abitanti dell’antico borgo chianino ma anche di numerosi appassionati di storia, urbanistica e tradizioni. E’ in verità un libro molto atteso, che ha visto la luce grazie alla volontà del Comune di Lucignano ed alla compartecipazione di diversi sponsor (L.F.I., Aretina Marmi e Associazione Maggiolata) e ad un contributo economico messo a disposizione dalla Regione Toscana. Dovremmo parlare, senza scadere in iperboli scontate, di una strenna natalizia di grande valore.
Il volume, dalla veste tipografica molto elegante e raffinata e con tante splendide immagini (talune, inedite), rifugge nelle intenzioni del suo autore da una scontata rivisitazione delle millenarie vicende storiche di Lucignano, preferendo puntare ad una analisi accurata e coerente di taluni elementi identitari di questa vera e propria città murata. Ne consegue che l’opera di Fabiano Di Banella assume le sembianze di un viaggio intrigante attraverso la descrizione estremamente particolareggiata di torri, mura, chiese, strade e fortificazioni che raccontano in maniera fedele il complesso percorso di questo luogo, attraverso i secoli. Emergono novità molto interessanti nell’analisi puntuale dell’autore, in qualche caso dei veri e propri scoop che susciteranno nei lettori un interesse crescente. Del resto, Fabiano Di Banella ha fatto del suo legame con Lucignano una autentica ragione di vita, approfondendo nel corso dei suoi studi universitari e nelle molteplici occasioni offerte dalla sua professione di architetto indagini e valutazioni significative, che ricostruiscono in definitiva pagine importanti della storia di questo luogo. Il libro è comunque una occasione per conoscere ed apprezzare un borgo che si conferma ancora una volta vero e proprio scrigno di meraviglie sottese, di sospese atmosfere, di una diffusa bellezza artistica ed architettonica. E’ un ‘opera che esalta e promuove il fascino unico di Lucignano, recuperandone testimonianze e dettagli in alcuni casi davvero inediti. L’origine della Chiesa di San Francesco – ad esempio – ci rivela nelle pagine di Di Banella novità importanti, utili a comprendere meglio e più compiutamente il millenario processo di sviluppo della città murata; la stessa puntuale disanima della zona immediatamente adiacente a Porta San Giusto, altrimenti volgarmente chiamata “piazza” trova qui una ineccepibile scrupolosa conferma di una indagine che non ha voluto trascurare alcun dettaglio. In definitiva, l’autore descrive luoghi e manufatti con grande competenza, confermandosi conoscitore assolutamente attendibile di Lucignano e della sua storia. Utilizza peraltro uno stile che rifugge da elementi agiografici, puntando invece ad una analisi coerente dell’intero tessuto urbano con riferimenti altrettanto significativi a fatti e situazioni che hanno costellato la lunga vicenda del paese.
La lettura di questo splendido lavoro di Fabiano Di Banella offre infine l’occasione – soprattutto per i giovani – di fare la conoscenza di personaggi più o meno famosi e piacevoli aneddoti che hanno arricchito nel tempo la storia della comunità. L’autore con grande sapienza li inserisce nel suo itinerario attraverso lo splendore di Lucignano.
Il libro è già in vendita nelle edicole del paese ed ha subito trovato riscontri positivi in termini di vendita. Presto sarà ufficialmente presentato al pubblico con la partecipazione di autorità, relatori di chiara fama e, ne siamo certi, di un pubblico numerosissimo. Nell’attesa di questo evento, che dovrebbe avvenire all’inizio del nuovo anno, ci pare doveroso ringraziare Fabiano Di Banella per questo dono speciale che ha voluto fare alla sua terra e ai suoi abitanti.
Guido Perugini