Sentiamo ultimamente parlare di Cortona e di Brand. Spesso, troppo spesso, in modo improprio. La volontà di questa nuova Amministrazione di fare «branding», al fine di promuovere Cortona e il suo territorio è senza dubbio un’iniziativa lodevole. L’iniziativa rischia d’essere banale, o peggio controproducente se chi si fa promotore, non chiarisce bene (anche a se stesso) la differenza tra Logo, Marchio e Brand. Per non parlare poi di Sponsor…
Crediamo sia opportuno specificare che il Logo, si progetta, si disegna. Il Brand si crea. Il Logo è frutto di un simbolo grafico, ben preciso che identifica un prodotto, in questo caso Cortona. Ad esser più precisi, la scritta è il logotipo, l’immagine è il pittogramma. Per capirci meglio, il baffino della Nike è il pittogramma, il logotipo è la scritta NIKE in corsivo. Il concetto moderno di “Logo” è un elemento di immagine distintivo che comprende sia logotipo che pittogramma. O solo il pittogramma (la mela di Apple per esempio). Per Brand si intende l’identità più complessa che riassume in se un prodotto e la sua anima. Nel caso della Coca Cola è la freschezza, la felicità, la giovinezza, il divertimento e naturalmente anche il suo Logo, la sua bottiglia, la sua immagine. Il Brand è «tutto ciò che un prodotto o servizio rappresenta per i consumatori», come affermano Philip Kotler e Gary Armstrong nel libro “Principi di Marketing“.
Altra cosa poi è il branding, ma non è nostra intenzione dare noiose lezioni di marketing. Lo scorso Agosto, é apparsa un’intervista del nuovo Sindaco, in cui si faceva promotore di un bando per realizzare il nuovo «Brand Cortona». Il bando, nell’intervista, era destinato ai cortonesi, (sia mai arrivi uno da Arezzo, Milano o da Roma più bravo…). Lo stesso, anticipava pochi giorni fa sulla propria pagina Facebook, (perchè poi sulla propria pagina personale?) che la commissione preposta (di cui non si sa nulla, sembra sia un gruppetto di architetti), ha ritenuto le 9 candidature pervenute non convincenti. Una addirittura era su carta da fotocopia. (ma che volgarità Signora mia!)
In data 27 Novembre, nel sito del Comune appare un “nuovo avviso per una proposta di sponsorizzazione per il logo destinato alla promozione del Brand Cortona”. Più o meno la sostanza, rispetto alla prima gara non cambia molto. Stessa logica, stesso metodo, va sottolineato che anche stavolta «non è previsto alcun premio o corrispettivo in denaro, trattandosi di una sponsorizzazione indiretta, che non riguarda attività professionali tutelate da iscrizioni in ordini od albi». Tradotto: si chiede ai candidati (o sponsor) di disegnare il logo di Cortona gratis. Come se disegnare un logo fosse un hobby, un passatempo. Si offre allo sponsor «la possibilità di comunicare, nelle forme ritenute più opportune, tali circostanza al fine di incrementare la propria immagine od il proprio curriculum». (grazie tante! troppo buoni…). Si precisa inoltre che «spese, imposte, tasse relative alla stipulazione del presente contratto sono da intendersi a carico dello sponsor». (Preferiamo non commentare).
Fare il grafico, il designer, richiede una preparazione ben specifica. Spesso anni di studio e anni di lavoro. Non si capisce perchè si pretenda tale prestazione «a gratis», quando si è disposti a pagare (giustamente) un idraulico, un imbianchino, un ingegnere o un medico. Vi fareste operare di appendicite dal vicino di casa che magari è un bravo norcino, ma probabilmente con il bisturi in mano rischia di commettere un omicidio? O più semplicemente vi fareste fare l’impianto elettrico di casa da un lontano cugino che si diletta di bricolage?
Se esistono dei professionisti che fanno questo di lavoro, un motivo ci sarà! Inoltre, che messaggio daremo ai nostri figli, che magari studiano Design al Politecnico di Milano, all’Isia di Roma, Urbino o Firenze? Qui per voi non c’è speranza! Qui i loghi (o brand) si fanno gratis!