Il birrificio “Amiata” dei fratelli Cerullo di Arcidosso (Gr), nell’Amiata grossetana, ha vinto una medaglia d’oro al 3° Campionato Mondiale di Strasburgo (Francia) ad ottobre scorso per la sua birra “Bastarda Rossa”, prodotta con una delle tre varietà della Castagna Igp locale da cui prende il nome. Il 10 e 11 dicembre si svolgerà la consueta festa dell’Olio a Montelaterone (Gr) in cui ci saranno frantoi aperti e anche nelle cantine aderenti al consorzio del vino DOC “Montecucco” si potrà entrare e degustare. A festeggiare l’evento ci penserà il Comune di Arcidosso con le Associazioni locali, mettendo in esposizione e degustazione i loro preziosi prodotti tipici. Oltre a formaggi e salumi prodotti ancora con tecniche artigianali come da tradizione uno dei protagonisti della “festa” sarà l’olio extravergine di oliva locale.
“Amiata”: una birra, il suo territorio, la sua storia
La castagna “bastarda rossa” del locale consorzio viene macinata e aggiunta a inizio produzione, per fornire un sapore caratteristico alla birra e cedere amidi che si trasformeranno poi in zuccheri e poi alcol. Non può pertanto definirsi una birra aromatizzata alla castagna, come altre birre alla frutta, ma proprio una specifica tipologia di birra. La Bastarda Rossa si produce con 6 diverse varietà di malto, 3 diverse tipologie di luppolo ed il 20% (del fermentabile) di castagna IGP dell’Amiata. È importante anche l’acqua del Fiora, particolarmente pura e leggera, proprio perché attraversa lunghi strati di roccia di origine vulcanica. E’ una birra ad alta fermentazione, che impiega dei lieviti di provenienza belga, rifermentata due volte. Questo fa sì che possa essere conservata per 12 mesi dall’imbottigliamento a temperatura ambiente (max 28°C) al riparo dalla luce. Come tutte le birre artigianali di qualità, è prodotta con le migliori materie prime e con metodi semplici ed antichi. Il prodotto finale, non pastorizzato, presenta aromi e sapori molto particolari.
Igp Castagna del Monte Amiata – Cecio, Marrone e Bastarda Rossa
L’IGP “Castagna del Monte Amiata è riservata ai frutti allo stato fresco o conservati, prodotti nella zona delimitata, riferibili alla specie botanica Castanea Sativa Mill. e viene ottenuta esclusivamente dalle seguenti varietà: Cecio, Marrone e Bastarda Rossa.
Olio DOP Seggiano da Cultivar “Olivastra”
La zona di produzione si estende nei comuni di Arcidosso, Caste del Piano, Seggiano, Cinigiano, Santa Fiora, Roccalbegna, Semproniano, e parte del territorio di Castell’Azzara. Mediamente fruttato e dalla bassissima acidità deve essere ottenuto esclusivamente da oliveti iscritti all’albo, costituiti per almeno l’85% da piante appartenenti alla cultivar e un massimo del 15% da piante di altra varietà.
Montecucco, una DOC storica ma giovane
E’ il Monte Amiata a dettare i tempi della terra. Alla fine degli anni ’70 ci fu il riconoscimento di due denominazioni geografiche ricadenti sul territorio amiatino individuate come precursori della Doc Montecucco e che dal 1998 prende forma definitiva con l’acquisizione del riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata per le tipologie: Bianco (40% trebbiano toscano) e Vermentino in purezza (85%); Rosso (60% Sangiovese) e Sangiovese in purezza (85%) e relative riserve (Sangiovese 60%).
Programma
mercoledì 7 dicembre
arrivo dei giornalisti
ore 10,30 – ritrovo e conferenza stampa di apertura con sindaco di Arcidosso, Comunità Montana e autorità locali
ore 11,30 – inizio visite alle aziende: visita a un Castagneto e Birrificio Amiata
ore 12,30/13 – frantoio con olio di Seggiano – con possibilità di degustazione di vari prodotti del territorio fra salumi e formaggi, olio e la tua birra
ore 15 ca. – forno artigianale con prodotti a base di castagna
ore 16,30 – caseificio
rientro in hotel e cena
giovedì 8 dicembre
ore 10 – visita al frantoio Franci
ore 11,30 – visita al biscottificio Corsini
ore 13 pranzo finale a base di prodotti tipici con produttori e autorità