di Fabio Comanducci
Si torna a scuola. Come ogni anno si ripete il rito del primo giorno che racchiude in sé il primo giorno dei bambini delle elementari con il primo giorno dell’ultimo anno delle medie superiori (licei, istituti e professionali). In questi due confini estremi sta un percorso durato almeno 13 anni, di esperienze, scoperte, amicizie e amori.
I giovani sono una grande risorsa che gli insegnanti devono curare, nella logica di permettere loro di esprimere al meglio se stessi, le proprie capacità e desideri insieme agli errori e ai limiti che ognuno di noi ha in sé. Tutti affermano, e con ragione, che il ruolo dell’insegnante, sia esso maestro o professore, è basilare per costruire una società giusta e consapevole animata da giovani che con il proprio entusiasmo, vitalità, freschezza e fantasia, possano arricchire tutti noi, ormai non più giovanissimi.
Ecco che quindi i giovani e giovanissimi chiedono spazio e opportunità di conoscere, sapere, capire ed agire in modo concreto da subito, attraverso la scuola che, uscendo dai vincoli istituzionali, deve creare loro vere occasioni di crescita.
Cortona offre agli insegnanti la possibilità di inventare qualcosa di nuovo, che vada oltre gli schemi ministeriali e che faciliti, dia la possibilità di, offra più opportunità di maturazione e acquisizione di consapevolezza, basilari per la crescita armonica ed integrata di ogni studente.
Già partendo dalle elementari si potrebbe iniziare un cammino alla ricerca delle nostre origini e dei nostri nonni e bisnonni, su come vivevano e gli usi e consuetudini che caratterizzavano la loro vita e che se ne trovano ancora tracce nel nostro quotidiano, senza saperne le origini. Per realizzare ciò, ad esempio, potrebbe essere visitato il “Museo ai Borghi”, ove con sapienza e competenza si esalta la cultura contadina del secolo passato, mostrando veri oggetti e utensili che i nostri nonni usavano nella loro vita quotidiana, inseriti in ambienti tipici ricostruiti con dovizia di particolari.
Cortona è città d’arte con una storia millenaria, ove civiltà si sono succedute nel trascorrere dei secoli. Cortona è, nella sua storia, ricca di artisti e letterati, che incarnano nella realtà ciò che astrattamente si studia sui libri. Partendo da tutto ciò, gli studenti potrebbero iniziare un attento percorso volto alla conoscenza del reale nella storia di Cortona, “toccando con mano” ciò che è stampato nei libri. Scoprire la bellezza e l’importanza delle opere artistiche, dei palazzi, delle piazze, delle chiese uniche e irripetibili e necessarie di attenta custodia e preservazione, testimonianza di ciò che siamo, della nostra identità e del nostro essere, che ci rende unici in un mondo che tende a massificare.
Storia dell’Arte diventa la ricerca di noi stessi, materia viva e di importanza assoluta. Le ricchezze economiche del nostro territorio possono e devono diventare oggetto di studio nelle materie economico/finanziare. La nascita, la gestione e lo sviluppo di aziende del territorio, siano esse agricole di grandissime dimensioni o piccoli agriturismi, super tecnologiche o esercizi commerciali, rappresentano opportunità di dare vita a ciò che è immensamente noioso letto nei libri di testo.
Infine uno spunto per la principale industria del nostro territorio: il turismo. Come non possiamo impegnare, chi studia tale materia, in attività di analisi e proposte di soluzione di annosi problemi della città e del territorio ( i parcheggi in Cortona, il ripopolamento della città, la valorizzazione turistica della parti sconosciute ai più di Cortona, la rivoluzione urbanistica di Camucia, il miglioramento dei trasporti su ferro che riguarda la stazione di Terontola etc etc) ?
E’ auspicabile infine, che su questo percorso sia attiva anche l’amministrazione pubblica che funga da pungolo e supporto, in una sinergia indispensabile e non più derogabile.
Insegnati, manager della scuola, abbiate il coraggio di buttarvi in questa impresa … è vostro il compito di rendere tutti i vostri piccoli e grandi studenti degli attenti custodi del nostro territorio.