TOP TEN
- Fiorire d’inverno. La mia storia
di Nadia Toffa, Mondadori (€ 18.00)
- Diario della capra 2019-2020
di Vittorio Sgarbi, Baldini+Castoldi (€ 16.00)
- Dodici rose a Settembre
di Maurizio De Giovanni, Sellerio Editore Palermo (€ 14.00)
- 12 Strumenti per farsi ascoltare dai bambini
di Marie Poulhalec, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 6.90)
- I leoni di Sicilia. La saga dei Florio
di Stefania Auci, Nord (€ 18.00)
- Il grande romanzo dei Vangeli
di Corrado Augias, Giovanni Filoramo, Einaudi (€ 19.50)
- L’ape regina. Allevamento e selezione
di Marco Lodesani, Avenue Media (€ 32.00)
- La ragazza che doveva morire. Millennium vol. 6
di David Lagercrantz, Marsilio (€19.90)
- Il figlio del secolo
di Antonio Scurati, Bompiani (€ 24.00)
- L’istituto
di Stephen King, Sperling & Kupfer (€ 21.90)
LO SCAFFALE
IL PAESAGGIO NASCOSTO. QUALE COMUNICAZIONE NEI LUOGHI DELLA COMPLESSITÀ
di Eugenio Pandolfini, Leo S. Olschki Editore (€ 22.00)
Il paesaggio è un sistema complesso di cui si sta perdendo progressivamente il controllo, insieme alla capacità di analizzarlo e di progettarlo. È in questo senso che, da ambito spaziale dinamico e potenziale, diventa uno strumento di gestione di equilibri di potere, nascosto e sottratto alla comprensione di molti, ma a disposizione degli interessi di pochi. Il paesaggio di cui si parla in questo libro è nascosto sia perché non è ancora riconosciuto come strumento di lettura e scrittura sociale, sia perché è sistematicamente isolato, proibito, occultato per evitare che chi lo vive prenda coscienza dell’urgenza di trasformarlo, a volte anche radicalmente. Come nascondere un paesaggio? Attraverso azioni che sembrano avere obiettivi contrari – la tutela, la conservazione ad ogni costo, il marketing territoriale etc. -, spostandolo su un piano sempre più simbolico e astratto, dissolvendone la consistenza fisica e consegnandolo, di fatto, nelle mani di gruppi di potere sempre più ristretti. Ma il paesaggio nascosto può anche essere una speranza per il presente e il futuro, a patto che si adotti un tipo di comunicazione – in questo libro è chiamata generativa – capace di aggregare singoli e comunità con l’obiettivo di esplorare insieme questa terra di mezzo, alla ricerca di una forma vitale e creativa, di un nuovo paradigma di paesaggio che aiuti a riscoprire la centralità di tutti gli esseri umani, e in genere di tutti gli esseri viventi, nei processi di trasformazione dei territori.
ENZO PETTE’ UNA CUCINA DELL’ANIMA
Di Roberto Messina, Rubbettino Editore (€ 19.00)
Natali a Essen, in Germania, italiano dentro e fuori, già premiato con una stella Michelin, in questa illuminante conversazione con il giornalista Roberto Messina, lo chef Enzo Pettè si appassiona a raccontare le sue ricette di più facile esecuzione e quelle più complesse. Piatti comunque memorabili, di una cucina al tempo timbrica, tonale, di testa e di gola (come ebbe a teorizzare Gualtiero Marchesi) e che seguono la raccomandazione di Nicolas de Bonnefons, maestro di sala di Luigi XIV: ovvero, che «la zuppa di cavolo, deve sapere di cavolo, il porro di porro, la rapa di rapa». Questa la sua regola fondamentale, da innovatore ancorato alla tradizione: «rispettare l’integrità della materia prima, conservarne le peculiarità. Ma briglia sciolta a fantasia e creatività, alla ricerca di nuove combinazioni. Bisogna svelare e custodire segreti, come un alchimista». Il “Pettè style” porta a tavola pietanze sorprendentemente nuove e sperimentali, ma nello stesso tempo antiche e familiari: «nella mia cucina c’è tanto Mediterraneo: più che luogo fisico, uno stato d’animo che ho dentro, legato alla Calabria, regione delle origini. Non so descrivere esattamente a parole. Preferisco farlo con la migliore composizione dei sapori».
Claudio Zeni