Top Ten
- Il cuoco dell’Alcyon
di Andrea Camilleri, Sellerio Editore (€ 14.00)
- I leoni di Sicilia. La saga dei Florio
di Stefania Auci, Nord (€ 18.00)
- Saul Kiruna, requiem per un detective
di Cosimo Argentina, Oligo Editore (€ 16.00)
- Cinquanta in blu. Otto racconti gialli
AAVV. Sellerio Editore Palermo (€ 15.00)
- M. il figlio del secolo
di Antonio Scurati, Bompiani (€ 24.00)
- Il pianto dell’alba. Ultima ombra per il commissario Ricciardi
di Maurizio De Giovanni, Einaudi (€ 19.00)
- Il buio oltre la siepe
di Harper Lee, Feltrinelli (€ 9.50)
- Notre Dame
di Ken Follet, Mondadori (€ 9.00)
- E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo
di Giorgio Podestà, Editore Graphe.it (€10.00)
- Visionari
di Tiziana Gazzini, Fefè Editore (€ 15.00)
LO SCAFFALE
MANGIARE NEL MEDIOEVO
di Maria Concetta Salemi, Editore Sarnus (€15.00)
Le abitudini alimentari di oggi derivano dalla cultura gastronomica del Medioevo, un’epoca in cui non esistevano supermercati, le pietanze erano strettamente legate alla stagionalità e la disponibilità di cibo era incerta a causa delle grandi calamità – carestie, guerre, epidemie – che si succedevano nei secoli. Nel suo saggio, l’autrice mostra come l’evolversi del gusto sia stato influenzato dal progressivo integrarsi di usi mediterranei e usi nordici, con forti differenze a seconda delle aree geografiche ma anche degli usi e dei costumi. Sono poi approfonditi i vari metodi di preparazione e cottura dei cibi, con particolare attenzione ai condimenti e all’uso delle spezie, e le abitudini di consumo: servizio in tavola, utensili di uso comune, comportamento dei commensali. Chiude l’opera un’apposita sezione dedicata alla ricette medievali, tratte dai testi degli antichi gastronomi, suddivise per portate – dagli aperitivi ai dolci – e pronte per essere riproposte ai giorni nostri.
GRAZIE PER LA TRADUZIONE – Leonardo Sciascia e Mario Fusco. Lettere 1965-1989
di Giovanna Lombardo, Leo S. Olschki Editore (€ 18.00)
Il carteggio tra Leonardo Sciascia e l’amico e traduttore francese Mario Fusco offre una testimonianza preziosa e finora inedita del dialogo ricco e vivace tra i due intellettuali. Il nucleo più rilevante degli scambi è dedicato alle traduzioni dei libri di Sciascia in francese, ai rapporti con gli editori francesi e italiani, alla ricezione dei libri di Sciascia in Francia, per la quale tanto si deve a Mario Fusco. C’è poi, sempre più col passare del tempo, il comune lavoro editoriale nel quale i due corrispondenti si impegnano: lo scambio di autori e titoli, le reciproche richieste di informazioni, di recuperi in biblioteca, le opzioni e i contratti di edizione, in un fermento di idee che tanta parte ha avuto nell’editoria di quel volgere di anni.
Altri personaggi intervengono poi nelle varie vicende, altri amici, editori, autori, traduttori: le lettere permettono di conoscere quel mondo e consentono anche uno sguardo all’intenso rapporto che lega i due corrispondenti, animato da grande stima reciproca all’inizio, che diviene poi profonda amicizia e solidarietà culturale e umana.
Claudio Zeni