Top Ten
- After
di Anna Todd, Sperling & Kupfer (€ 15.90)
- Il mio infinito
di Paolo Rumiz, Feltrinelli (€ 15.00)
- Che ansia! Come controllarla prima che lei controlli te
di Albert Ellis, Erickson (€ 16.00)
- I tempi nuovi
di Alessandro Robecchi, Sellerio Editore Palermo (€ 15.00)
- La notte della sinistra. Da dove partire
di Federico Rampini, Mondadori (€ 16.00)
- Robert Michels e la prima guerra mondiale
di cura di Federico Trocini, Leo S.Olschki Editore (€ 65.00)
- I misteri del Far West
di Gian Mario Mollar, Edizioni Il Punto d’Incontro (€ 12.90)
- Qualcuno lo chiama benessere
di Marc Bekoff e Jessica Pierce, Sonda Edizioni (€ 18.00)
- Le parole di Sara
di Maurizio De Giovanni, Rizzoli (€ 19.00)
- Lettera a un razzista del terzo millennio
di Luigi Ciotti, EGA Edizioni Gruppo Abele (€ 6.00)
LO SCAFFALE
QUALE DIGNITÀ
di Cosimo Marco Mazzoni, Leo S.Olschki Editore (€ 18.00)
A chi al giorno d’oggi venisse l’idea di provare a interrogarsi attorno a una parola osannata e dileggiata, come quella che il lessico antico ha in comune con quello contemporaneo, si troverebbe a parlare di dignità con spirito incerto e magari dubbioso, ben sapendo di fare opera oziosa. Tuttavia, è proprio la sua sempre rinnovata modernità, così smisurata da diventare una moda pressoché quotidiana del parlare corrente, accresciuta dai continui proclami contenuti in quasi tutte le leggi europee, a obbligare a ripercorrere il suo lungo percorso espressivo. L’autore proverà
in queste pagine a descrivere le forme d’uso del termine e la sua fenomenologia con spirito critico, estendendo l’analisi, in qualche modo scettica, delle diverse concezioni della parola. Da quel dibattito cercherà di cavare alcune nozioni, e spera forse il suo percorso storico, filosofico ed epistemologico, limitandosi alla considerazione dell’onorabilità della vita dell’uomo, e dunque tralasciando altri sensi che riguardano cose, o attività, o istituzioni; oppure animali, territorio, paesaggio, natura insomma, se non in un breve ragionamento alla fine.
BALDOVINO IV DI GERUSALEMME
di Ilaria Pagani, Graphe.it edizioni (€ 15.00)
Conosciuto come il Re lebbroso, Baldovino IV fu il giovane re di Gerusalemme che, pur se affetto da una gravissima malattia, difese le terre conquistate dai cristiani affrontando le armate del suo grande rivale Saladino.
Figlio di Amalric e Agnese di Courtenay, Baldovino divenne re ad appena tredici anni nel 1174, per decisione della corte, accettato dai capi dei crociati che lo ritenevano debole a causa di una forma devastante di lebbra che si era manifestata sin dalla fanciullezza. Un re che non sarebbe dovuto durare e che non avrebbe dovuto avere alcun peso nella feroce guerra tra le fazioni politiche per il controllo della Terra Santa.
La storia di Baldovino IV fu invece sorprendente: un giovane cavaliere crociato che vide la sua giovinezza e la sua forza divorate dalla lebbra e che tuttavia mai si arrese al male, che prese su di sé come una croce da portare in battaglia. Invece di chiudersi nella difesa di Gerusalemme, Baldovino decise di attaccare, invece di essere docile strumento nelle mani di duchi e conti, tenne loro testa; malato e ormai in punto di morte si pose alla testa del suo esercito nella battaglia di Montgisard. Vinse issando la reliquia della Vera Croce. Il re lebbroso si spense il 16 maggio 1185 a soli ventiquattro anni e riposa nel Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Claudio Zeni