In occasione della festa delle streghe e delle zucche, mentre già per le strade dei borghi circolano ronde di bimbi impegnati nel fastidiosissimo Dolcetto o Scherzetto rilanciamo un’intuizione dei tempi d’oro del Pollo della Valdichiana, ossia l’antenato dilettantesco del nostro attuale sito (quello che il Bisbetico Donato osò definire “una cagata pazzesca”)
Zucche e lumini nella notte del 31 ottobre avrebbero fatto parte anche della nostra tradizione contadina: dopo una piccola indagine e la preziosa collaborazione di una nostra lettrice, possiamo confermare tutto. In un libro pubblicato negli anni ’80, “Valdichiana Folk“, frutto di una ricerca degli alunni della Scuola Media Berrettini di Camucia, nel bel mezzo della rassegna di usi, costumi e antiche tradizioni contadine locali, c’è un capitoletto dedicato a “La morte“.
Citiamo testualmente: “Tra gli scherzi in uso nelle campagne fino a non molto tempo fa non va dimenticata la cosiddeta morte. In generale erano i ragazzi a preparare l’occorrente, ma spesso anche gli adulti assecondavano lo scherzo. Prima di tutto era necessario avere una zucca poltrona piuttosto grossa (…) la preparazione avveniva nel modo seguente: veniva tagliata la calotta superiore della zucca e quindi essa era svuotata dai semi e ripulita all’interno. Quindi in una parete di essa venivano incisi due fori (con gli occhi) un triangolo (il naso) ed un’apertura trasversale seghettata, in modo da rappresentare una bocca con i denti. All’interno della zucca veniva sistemata una candela, quindi si rimetteva al suo posto la calotta prima tagliata. Si attendeva quindi la notte quando veniva accesa la candela; la sua luce, penetrando attraverso le incisioni, poneva in evidenza una faccia piuttosto mostruosa. La zucca, così preparata, veniva situata laddove potevano passare delle persone (meglio se si sapevano paurose), per provocare scene di panico. E’ ovvio che, una volta che lo scherzo divenne conosciuto, non provocò più alcun effetto, anche se si continuò a preparare le zucche a mo’ di puro divertimento“
Conclusione: visto che poi ce l’hanno confermato anche in tanti (over 60) appellando quest’usanza Zucca Poltrona è vero che in Chiana qualcosa di molto simile ad Halloween esisteva molto prima che le necessità del business portassero tale festa dagli Usa fino a noi. Halloween, insomma, è made in Chiana!