Questo settimo turno è stato nel segno di un giocatore, ma anche due possiamo dire: Kevin Prince Boateng, che con la sua tripletta da subentrato ha steso un Lecce che è passato dalle stelle del primo tempo alle stalle della ripresa…non è da tutti passare da un 3 – 0 contro i campioni d’Italia nel primo tempo ad un 3-3 nel giro di 18 minuti nella ripresa e poi, inevitabilmente, soccombere nel finale quando il pugile ormai suonato è andato inesorabilmente KO, e Mario Yepes con una perfetta inzuccata ha steso i salentini ai quali non si sa quando potrà ricapitare un’occasione del genere.
In due tempi abbiamo visto il Milan contro la Juve e quello contro il Palermo, una squadra che non conosce le mezze misure, ma che dovrà essere un po’ più equilibrata se vorrà ambire a qaulcosa di più importante. L’altro fenomeno di giornata è l’inossidabile Totò Di Natale! L’ennesima doppietta condita da un assist regala i tre punti ed il primato solitario ad una squadra, quella friulana, che non conosce, al momento, battute d’arresto; 10 reti segnate, una sola subita ed un meccanismo che va avanti da anni senza conoscere battute d’arresto. Ieri, per la cronaca, la vittima sacrificale è stata il Novara che, dopo la vittoria con l’Inter, non ne ha più imbeccata una. La Lazio, a sua volta, non sta a guardare; è vero che il Bologna di questi tempi è avversario tutt’altro che irresistibile, ma il 2 – 0 di ieri sera è un risultato secco, inappellabile, che regala ai giocatori di Reja il secondo posto in solitario in classifica. Un primo tempo un po’ sofferto, dove Marchetti salva a più riprese i suoi, ma la fortuna vuole che la squadra biancoceleste vada al riposo in vantaggio grazie ad un’autorete, e la marcatura ad inizio ripresa di Lulic chiude i conti. Dopo sette giornate ditemi chi avrebbe pronosticato udinese prima e Lazio seconda…e la Juve terza? La Juve terza, col calendario che ha avuto, è una cosa non proprio positiva. Tanti punti persi con le cosiddette piccole squadre, non ultima di queste il Genoa. Difesa balbettante, un Vucinic a tratti irritante, e gli esterni ( Krasic, Elia, Estigarribia ) che non affondano il coltello nelle difese avversarie sono le cause di un terzo posto non all’altezza del calendario. Almeno Matri è ritornato mitra! Gli ultimi sei minuti di Del Piero è meglio non commentarli, dopo quel che è successo in settimana fra fine contratto e vicenda stadio.
Il resto della giornata vede una buona Roma, con un gran goal dell’esordiente Lamela, battere un Palermo che fuori casa non vale proprio niente; una Fiorentina del sempre più contestato Mihailovic non andare oltre il 2 – 2 interno contro un sorprendente Catania; un derelitto Cesena affondare in quel di un Siena che, parere personale, non avrà nessuna difficoltà a salvarsi; l’Inter segnare il suo primo goal in campionato in casa e vincere, ma non convincere del tutto, contro il solito ottimo Chievo; l’Atalanta del piccoletto Morales corsara in quel di Parma e come non chiudere con il Napoli del simpatico Mazzarri che ha promesso di non lamentarsi più degli arbitri, che fa un buon punto contro un Cagliari con un’ottima organizzazione di gioco.
Squadre top: Milan, Genoa, Lazio e Atalanta
Squadre flop: Milan, Cesena, Palermo e Bologna
Per chiudere, due righe su Simoncelli: una delle morti più brutte che il sottoscritto abbia mai visto. Un gran campione, pulito, onesto, simpatico! R.I.P Sic!
Stefano ” Steve Bookie ” Bertini