Tra terra e stelle, in un consolidato sposalizio tra spettacoli, concerti ed enogastronomia, il Teatro Rosini di Lucignano ha presentato questo primo pomeriggio a Firenze la Stagione Teatrale 2018/19 che avrà inizio il prossimo 6 gennaio. Preziosa la cornice, la sede della Regione Toscana, per la rinnovata collaborazione che da alcune stagioni unisce in teatro la volontà del Comune di Lucignano di promozione di un territorio già Bandiera Arancione TCI, la creatività e la capacità organizzativa di Officine della Cultura e la maestria dei Ristoratori di Lucignano.
Entusiasta Roberta Casini, Sindaco di Lucignano, a fianco dei ristoratori coinvolti nell’iniziativa: Le Botti, Il Goccino e La Tavernetta: «In questa stagione, con la fantasia che ci contraddistingue, proveremo ad arrivare fin sullo spazio mettendo alla prova l’abilità dei nostri ristoratori non solo in cene tematiche legate ai paesi di provenienza degli artisti ospiti del teatro, di ottimo livello, ma addirittura nella scelta di un menu dedicato ad una “cena stellare”. Cosa riusciranno a portare in tavola lo scopriremo solo al momento dell’evento e, per mantenere viva l’attenzione, anche per quest’anno i residenti del Comune di Lucignano avranno diritto da una riduzione del 15% su cena e spettacolo». Soddisfazione anche per Luca Baldini di Officine della Cultura, direttore artistico del Teatro Rosini: «L’unione tra spettacolo e cucina del Teatro Rosini è una ricetta “perfetta” che portiamo avanti con curiosità e con il piacere, sempre rinnovato, di vedere gli artisti coinvolti lieti d’aver preso parte ad una combinazione unica di eventi: per gli occhi, per l’intelligenza e per il palato».
Inizio ufficiale di stagione, con un occhio anche ai più piccoli, domenica 6 gennaio alle ore 17:00 con lo spettacolo “Piccolo. Avventure di tre burattini, un attore e oggetti vari” con il burattinaio Luca Ronga impegnato nell’ultima produzione di teatro ragazzi di Officine della Cultura. “Piccolo” è uno spettacolo dedicato alla nascita che continuamente viviamo nel quotidiano: la nascita come atteggiamento di continua sorpresa nel veder sorgere le emozioni, la propria voce o nello scoprire i colori, così come il tatto, il ritmo ed anche il tempo. Lo spettacolo, scritto e diretto da Gino Balestrino, attraversa dunque le fasi iniziali della nostra vita: Piccolo, burattino protagonista, cade nel tempo ed è da lì che comincia tutto. Alla tastiera Marco Lazzeri. Musiche di Andrea Mazzacavallo. Scene di Eva Sgrò. Burattini di Brina Babini. LuciOmbre di Anusc Castiglioni. Al termine merenda con la Befana offerta a tutti i presenti. Riduzioni speciali sono previste per famiglie con più bambini.
Pochi giorni di attesa e il Teatro Rosini si trasformerà anche di sera, lunedì 14 gennaio con inizio alle ore 20:00, con il concerto del Gruppo Vocale Tempus Floridum dal titolo “Voci femminili tra Toscana e Russia”. Al termine primo appuntamento al tavolo con la cena tosco-russa. Tempus Floridum è un gruppo a cappella a voci pari costituito nel 1998 a Firenze dal Maestro Joan Yakkey. Specializzatosi in musica antica, L’Ensemble ha cantato in tutta Europa, partecipando a numerosi festival e rassegne, con un repertorio che spazia dalla musica medievale a quella contemporanea, dai madrigali rinascimentali agli spiritual americani, alla musica della tradizione popolare italiana e sudamericana.
Doppio appuntamento lunedì 11 febbraio. Alle ore 20:00 incontro astro-narrativo “Nello spazio non c’è spazio” con l’astronauta Umberto Guidoni e lo scrittore Andrea Valente e, al termine, l’attesa cena stellare. Per gli amanti del cielo stellato già dalle 19, in collaborazione con l’Associazione Gruppo Astrofili, sarà possibile osservare, con telescopi professionali, la Luna ad altissimi ingrandimenti. Crateri, parti pianeggianti e numerose montagne saranno alla portata di tutti. Durante le osservazioni lunari, saranno elencati alcuni luoghi di atterraggio delle missioni Apollo.
Domenica 10 marzo, sempre alle ore 20:00, il paesaggio del Teatro Rosini muterà radicalmente tornando a terra con la comicità e l’ironia di Nino Formicola in “D’Assolo” e un’apposita cena con il comico. Il cabarettista, noto anche come Gaspare del duo comico Zuzzurro e Gaspare, oltre ad essere un cuoco vero, porterà a Lucignano il lucido disagio del comico nel trovare argomenti validi per divertire nel terzo millennio. D’altronde, se è vero che non si può far ridere su un argomento che non si conosce, la mancanza di cultura e la lenta ma inesorabile evanescenza del sapere, unita alla logica del politically correct, costringono il comico a una satira superficiale e a rifugiarsi in meccaniche trite e obsolete.
Ultimo appuntamento, martedì 2 aprile alle ore 20:00, con il viaggio emozionante nel “Paesaggio argentino” presentato da Paola Scoppa (voce) e Fernando Mazza (chitarra). Un viaggio che si esprimerà attraverso le danze tipiche, il racconto dei paesaggi e i ritmi caratteristici di un territorio fertile di cultura che rappresenta il secondo Stato più esteso dell’America Latina. Un viaggio in musica cui fanno da guida due interpreti autentici, con la leggerezza della voce sospesa sull’armonia delle corde, narrato grazie ad un’ampia e variegata selezione di brani popolari del folklore argentino. Al termine ultimo impegno dei Ristoratori di Lucignano con la presentazione di una cena argentina.
Tutti le cene con spettacolo avranno un costo di € 25. Dati i numeri limitati di posti si fa presente che per partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione a Lucignano presso Ufficio Turistico (Museo Comunale) – Piazza del Tribunale, tel. 0575 838001; ad Arezzo presso Officine della Cultura – via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 – 338 8431111.
Segnaliamo infine, sabato 22 (ore 21:15) e domenica 23 dicembre (ore 17:00 e 21:15), l’anteprima di stagione presso il Museo Comunale di Lucignano con protagonista il Teatro Insonne in “Che mi ci prende l’anima”, il diario di Eva-Maria sotto la croce di Dario Fo e Franca Rame riportato sulla scena da Sara Venuti e Riccardo Reali. L’inizio e la fine dell’amore di queste due donne bibliche andrà dunque in scena in uno dei luoghi d’eccellenza per l’amore in Toscana, il Museo dell’Albero dell’Amore, in tre appuntamenti per soli 30 spettatori alla volta. La prenotazione, ancora una volta, è necessaria.