Che Castiglion Fiorentino, il paese natio dove aveva deciso di celebrare anche le sue nozze, le fosse rimasto nel cuore nessuno l’aveva mai messo in discussione ma che decidesse di sostenere due viaggi transoceanici nel giro di qualche mese nessuno l’avrebbe mai pensato.
Sì perché Susanna Rosi, la neuro scienziata di Castiglion Fiorentino, dopo aver trascorso le vacanze estive a Castiglion Fiorentino ha deciso di accettare l’invito della Fidapa Valdichiana per presenziare due importanti appuntamenti, uno con le scuole e uno di più ampio respiro con le socie e non solo, dal titolo “Da Castiglioni a San Francisco: un cammino per salvare le memorie”. Per la Fidapa Valdichiana presenta due intense giornate organizzate per festeggiare i primi 25 anni di attività. Venerdì 14 dicembre alle 9:30 Susanna Rosi incontrerà al Teatro Spina i ragazzi delle scuole e parlerà delle sue scoperte scientifiche sui danni cerebrali che portano alla perdita della memoria. Il giorno seguente, sabato 15 dicembre la scienziata sarà l’ospite d’onore dell’evento organizzato al Park Hotel Felici dove parteciperà la Presidente Nazionale Fidapa Caterina Mazzella e la Segretaria Distrettuale Sandra Boldrini e il nostro Sindaco Mario Agnelli. I due eventi hanno il patrocinio del Comune di Castiglion Fiorentino.
In vista della due giorni abbiamo incontrato Susanna Rosi.
- A che punto sei del cammino ?
Mi sento nel mezzo un cammino di cui però “la diritta via è smarrita”, ma la scopro ogni giorno con entusiasmo perché non ci sono certezze. Il tragitto può essere tortuoso a volte e ripido altre ma anche in discesa, non si può prevedere e non si può cambiare ma si può controllare la maniera in cui si affrontano gli ostacoli.
Per quanto riguarda il cammino scientifico mi sento molto soddisfatta nel 2018 abbiamo pubblicato una serie di lavori molto importanti di cui sono molto fiera e adesso guardiamo al 2019 con grandi aspettative.
- Venerdì avrai un pubblico particolare…solo qualche anno fa sedevi negli stessi banchi. Che sensazioni provi ?
Sono molto emozionata all’idea di incontrare i ragazzi del Liceo. Gli anni del Liceo sono stati gli anni più duri e rigorosi della mia carriera, non ho mai studiato tanto come in quegli anni. La formazione del Liceo mi ha consentito, però, di volare all’università’.
- Che cosa gli dirai ?
Posso condividere il mio cammino, un cammino insolito ma che può dare un senso di speranza. Gli vorrei ricordare che per inseguire i propri sogni bisogna crederci, bisogna sempre dare sempre il meglio di se stessi e non farsi influenzare dalla massa, soprattutto oggi con i social media… Gli posso ricordare che ogni decisione che prendono aiuterà a decidere la persona che diventeranno. Si può sempre trovare il lato positivo di ogni esperienza e non e’ mai una sconfitta ma un punto di partenza, non sono frasi fatte sono il frutto dell’esperienza, se lo avessi saputo prima mi sarei preoccupata di meno. E’ un cammino intricato e interconnesso, alla fine solo quelli che sono pazzi abbastanza da credere che possono cambiare il mondo sono quelli che lo faranno.
- Seguire sempre le proprie aspirazioni…
Sempre senza l’ambizione di seguire ciò che ci piace non saremo mai felici. L’unica maniera per fare un buon lavoro e’amare ciò che facciamo. Non lasciate che il “rumore” che viene da fuori interferisca con la vostra voce interiore. Seguite il vostro cuore e la vostra intuizione e non vivete la vita degli altri. Infine come diceva Steve Jobs “Stay Hungry Stay Foolish” “Siate affamati siate folli”.