Non sono affatto positivi i dati diffusi recentemente dalla Regione Toscana e relativi alla Raccolta Differenziata per l’anno 2010: seppur il trend regionale sia in lievissima crescita ormai dal 2008, la maggior parte dei comuni del nostro comprensorio registra un decremento rispetto all’anno 2009 in un quadro provinciale aretino di aumento quasi impercettibile dove il comune di Arezzo, per esempio, passa dal 37,58 del 2009 al 37,74 del 2010. La raccolta differenziata quindi non decolla nelle nostre zone, a fronte dell’incremento della produzione dei rifiuti urbani che pur ridimensionandosi continua ad essere realtà: in Toscana – dato pro capite – si è passati infatti dai 663 ai 670 chili per abitante, registrando un 1,6% in più.
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Tornando alla Valdichiana sono ben cinque i comuni aretini con il segno “meno” rispetto al 2009, mentre Foiano e Cortona registrano un “più”. Marciano è ancora una volta la cittadina con la percentuale più bassa fra i nostri comuni, mentre Civitella registra il decremento più significativo rispetto al 2009, quasi il 5%.
La raccolta differenziata a Cortona si attesta nel 2010 al 21,10%, con un lieve incremento, 0,59%. Foiano della Chiana, invece vanta un incremento molto più significativo: dal 34,40% al 36,58%, 2,18% in più. Marciano della Chiana è purtroppo uno dei comuni toscani dove la percentuale di raccolta differenziata è tra le più basse e nel 2010 si è assestata al 13,31%, registrando una diminuizione rispetto al 2009 quando era pari al 14,59%. Anche Monte San Savino continua a non registrare percentuali incoraggianti: dal 22,94% del 2009 al 21,32 del 2010.
Nonostante un decremento Lucignano continua a difendersi bene registrando un 28,43% a fronte del 30,93% del 2009. Il crollo percentuale più significativo spetta però a Civitella della Chiana: dal 30,11% di due anni fa al 25,19 del 2010. Castiglion Fiorentino scende invece dal 20.29 al 20.09.
Ma veniamo al frangente senese, dove la situazione è indubbiamente migliore perlomeno in termini di percentuale assoluta: Chiusi è al 41.99 (era al 42.56%), Montepulciano al 40.12 (era al 38.29%), Chianciano al 48.61 (era al 50.10%), Torrita sale al 45.26 (dal 41.45 del 2009) e anche Sinalunga aumenta significativamente arrivando al 45.88 (dal 41.46)
Aldilà dei dati certo preoccupanti va ribadito il fatto che la differenziata è un problema nazionale, perchè negativo è proprio il trend riguardante il nostro paese, fra Comuni sempre più impossibilitati a fare investimenti e concentrati più su altri settori (specialmente il sociale, in una fase di emergenza e crisi come questa), difficoltà anche culturali di espansione delle “buone pratiche” e limiti di mercato per i prodotti generati dalla differenziata stessa. Di certo sulle nostre realtà non ha neanche giovato lo stallo della riorganizzazione degli ATO, che non ha fatto altro che bloccare investimenti congelando ogni possibile pianificazione futura in attesa di passare definitivamente al nuovo regime gestionale. Da questo punto di vista il territorio dell’ATO Toscana Sud, pur non brillando per i risultati acquisiti, ha perlomeno il merito di aver rispettato i tempi per il bando relativo all’assegnazione futura dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Peccato che la stessa cosa non sia avvenuta altrove.
L’obbiettivo del 65% entro il 2012 resta ormai utopico: alla luce dei dati pubblicati anche nella nostra vallata c’è ancora molto da lavorare: il problema è sul come, visto che esperienze come quelle del porta a porta intensivo, ritenute finora una soluzione al problema non sembrano, a fronte di costi elevati, aver invece prodotto i risultati sperati.
E allora il frangente su cui puntare, forse, è più che altro quello della riduzione dei rifiuti, ma questa è una vera e propria “rivoluzione” che non può certo concretizzarsi senza la piena collaborazione di aziende produttrici, supermercati e, ovviamente, consumatori