Sono due le candidature presentate alla scadenza fissata per oggi alle 12 per le elezioni del nuovo Presidente e dei membri del Consiglio della Provincia di Arezzo: si tratta di due donne, due Sindache: Ginetta Menchetti (Sindaco di Civitella) per il centrosinistra e Silvia Chiassai (Sindaco di Montevarchi) per il centrodestra.
Ricordiamo che le elezioni dell’ente provinciale, dopo la riforma del Rio, sono “di secondo livello”: a votare non sono gli elettori, ma i consiglieri comunali e i Sindaci dei 39 Comuni del territorio provinciale. I voti non valgono tutti allo stesso modo, ma assumono un valore numerico più o meno alto, diviso in fasce di popolazione, a seconda dei Comuni: il voto di chi è consigliere o Sindaco in un Comune con più abitanti ha un valore maggiore rispetto a chi invece ricopre le stesse cariche nei Comuni che contano una popolazione minore.
Alle due candidature a Presidente sono collegate liste con candidati che, a seconda dei suffragi raccolti dalle due liste e delle preferenze espresse, andranno a comporre il futuro Consiglio Provinciale. I nomi di questi candidati saranno ufficiali solo fra qualche giorno, dopo i controlli di rito, ma secondo quanto comunicato dai due schieramenti i nomi sono questi:
Centrosinistra: Eleonora Ducci, Alessandro Caneschi, Donato Caporali, Gabriele Corei, Massimo Bonarini, Leonardo Ciarponi, Cristina Ermini, Andrea Laurenzi, Silvia Lentucci, Francesca Martini, Deborah Valentini.
Centrodestra: Scapecchi Federico, Lucacci Ezio, Rivi Alessandro, Piomboni Angiolino, Morbidelli Marco, Migliore Rosaria, Seghi Laura, Bardelli Roberto, Carlettini Giovanna, Luzzi Marcella
Le elezioni si svolgeranno il prossimo mercoledì 31 Ottobre.
Da complicati calcoli matematici, basandosi sull’appartenenza politica di Sindaci e Consiglieri Comunali e appunto sulla “quota” che viene assegnata a ogni Comune, il punteggio più alto dovrebbe raccoglierlo la Menchetti, ma questo vantaggio sulla sua avversaria non mette totalmente al sicuro la vittoria. Nient’affatto piccolo è infatti il numero di Consiglieri che appartengono a liste civiche, più o meno “apartitiche”, composite e di non facile collocazione politica, al quale vanno aggiunti gli eletti nelle liste del MoVimento 5 Stelle e dei partiti della sinistra.