Una lista civica, senza riferimenti partitici, fondata sull’onestà, la competenza, la conoscenza del territorio. E’ questa, nelle parole dei promotori, “Futuro per Cortona”, la cui squadra per le Amministrative 2019 è stata presentata sotto le Logge del Teatro Signorelli.
Un’avventura partita 6 anni fa, proseguita con l’attività in Consiglio Comunale dopo la candidatura a Sindaco di Luciano Meoni, a quei tempi fresco d’uscita dall’allora PdL, che con l’appoggio della Lega ottenne il 20% e il secondo posto fra i candidati nel 2014. Un piazzamento che destò sorpresa pur rivelandosi vano, poiché il centrosinistra superò subito la soglia del 50%.
La lista lancia un appello a tutte le forze che sono fuori dal blocco politico che governa la città da 70 anni, annunciando che incontrerà sin da lunedì i rappresentanti di tutti i partiti del centrodestra nel tentativo di creare un blocco unico per il cambiamento.
Tale alleanza dovrà partire dai programmi. “Noi abbiamo le nostre proposte e siamo pronti a confrontarle con quelle degli altri per trovare una sintesi” dice Meoni. Questo percorso comune e unitario, se ci sarà, non dovrà però per forza concretizzarsi nella candidatura a Sindaco di Meoni anche se, come dicono i rappresentanti della lista, “serve un candidato forte, autorevole e vincente”. Un nome che per ora non è stato individuato, ma non è detto che non esca dal cilindro di fronte alla prospettiva di uno schieramento unito e compatto.
Alla Lega Meoni riconosce una vicinanza di posizioni politiche e la considera un alleato a tutti gli effetti, come pure riconosce il fatto di aver instaurato coi 5 Stelle un proficuo lavoro, spesso congiunto, dai banchi dell’opposizione in Consiglio.
“Creare un blocco il più possibile ampio e unitario è il nostro auspicio” dice Meoni “ma mi rendo conto che è un’impresa dura. Io non sono fra quelli che pensano che la vittoria sia ormai in tasca, e anzi mi preoccupano alcune voci che mi sono giunte riguardo alla possibile volontà di qualcuno nel centrodestra di trattare più o meno apertamente col PD”.
Per quanto riguarda la composizione della lista essa, secondo i promotori, offre uno spaccato completo sotto ogni punto di vista: la provenienza, l’età, la professione, il pensiero politico. Marcata ovviamente la critica all’operato della giunta di centrosinistra: “Sono sempre stato un ferreo oppositore, ma devo dire che in questi ultimi 5 anni la situazione è notevolmente peggiorata e i problemi si sono acuiti. E’ scomparsa totalmente la capacità di ascoltare, che prima sopravviveva pur in uno scontro politico sempre acceso. Chi governa Cortona adesso ha perso definitivamente il contatto con la realtà e con le persone” dice Meoni, che senza anticipare troppo del proprio programma (momento rimandato anche perchè c’è la volontà di costruire dei gruppi di lavoro aperti per recepire ulteriori idee e proposte) si è lanciato in una veloce rassegna sulle principali doglianze.
Fra esse una macchina comunale da ammodernare dando motivazione ai dipendenti, un ruolo della Polizia Municipale da rilanciare a presidio del territorio, politiche culturali e degli eventi da rivedere completamente. “Gli eventi proposti costano troppo e non portano nulla. Noi abbiamo proposte radicalmente diverse e pensiamo anche a proporre cose fuori dalla stagione estiva, momento in cui c’è davvero bisogno di promuovere la città per garantire l’attrattiva e le presenza” ha detto Francesco Attesti, uno dei volti della lista che ha nelle sue fila anche il consigliere comunale Fabio Berti e l’ex consigliere Umberto Santiccioli.
Proseguendo la lista di contestazioni all’attuale giunta Meoni ha sottolineato lo stato d’abbandono in cui versano le frazioni, come pure il caso-Cantarelli, i problemi delle attività produttive e dell’artigianato, suggerendo anche una revisione dei regolamenti nel settore sociale che vada oltre l’ISEE per l’assegnazione dei sussidi. “Il potenziale di Cortona è sprecato e inespresso” ha ribadito Meoni lanciando alcune proposte per la valorizzazione delle migliori risorse umane locali, anche nel campo della cultura, e rilanciando una proposta per la montagna cortonese, un grande patrimonio totalmente abbandonato.