C’è voluto un piccolo miracolo per dare all’Ada, l’associazione dei diritti degli anziani, una nuova sede a Chiusi scalo. Elvio Del Buono ha voluto onorare la figura della moglie defunta dando la disponibilità di alcuni locali a tanti anziani che ora hanno un’opportunità in più per parlare, incontrarsi, seguire corsi, fare attività ludica e fisica. Poi c’è stata la caparbietà della presidente Nellina Quitti e di un gruppo nutrito di volontari che ha consentito di ristrutturare gli ambienti di via Cassia Aurelia, al numero 88, fino ad arrivare all’inaugurazione dello scorso fine settimana. Un taglio del nastro onorato dal sindaco Stefano Scaramelli e dall’onorevole Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi e indimenticato segretario generale Uil.
Presenti anche l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Luca Ceccobao e il parroco Don Antonio Canestri.
Spazi confortevoli, un cortile sul retro, persino pareti in cristallo e videoproiezione danno il senso di un salto di qualità compiuto dall’Ada, che ha lasciato una piccola sede sempre allo scalo. Nelina Quitti non nasconde la commozione, per aver raggiunto un risultato così importate, in appena cinque anni dalla nascita dell’associazione. Non lesina i ringraziamenti nei confronti di una persona così sensibile, che ha permesso di avere una struttura altrimenti impensabile. “Ora – afferma – grazie a questo regalo abbiamo spazi per i nostri le nostre attività, come il recupero di importanti patologie, e comunque un nuovo punto di riferimento per tante persone sole, o che vogliono condividere passioni, interessi, o la semplice voglia di stare insieme”. Per Giorgio Benvenuto, non ci sono dubbi: “Questo è uno dei migliori esempi – ha affermato – di sussidiarietà nei confronti dello Stato e degli enti pubblici a cui non si possono più delegare le soluzioni ai tanti problemi della nostra società”. L’Ada ha dato vita a corsi di formazione, a incontri di carattere medico e a tante altre iniziative di carattere culturale e sociale come il mezzo di trasporto per la mobilità gratuita, realizzato grazie a sponsorizzazioni di aziende locali. “Lo abbiamo utilizzato – ha affermato Scaramelli – anche per il nostro recente viaggio in Germania, per siglare il patto di gemellaggio con Neu-Isenburg. L’Ada ci ha permesso di risparmiare risorse pubbliche, dando un ulteriore esempio di come la collaborazione tra enti e associazioni possa produrre risultati importanti. Ringraziamo l’Ada, ma questo è solo l’inizio di un nuovo cammino. Credo che continueremo a realizzare tante iniziative “