Schiacciato come molte piccole sale cinematografiche dalla concorrenza dei Multisala, dalla piaga della pirateria e, non ultimo, dall’avvento delle Pay TV e dei nuovi sistemi di fruizione in voga adesso, il Cinema Signorelli cala il suo grande schermo, ormai, solo nei fine settimana e questo non sembra bastare a farlo sopravvivere.
Non si arrende però l’Accademia degli Arditi a un’ipotetica chiusura che lo stesso Presidente dott. Mario Aimi definisce “inimmaginabile” per la città di Cortona e per il territorio, richiamando l’attenzione della cittadinanza e delle Istituzioni sulla necessità di riavvicinare la gente al “suo” cinema.
Il Cinema Signorelli di Cortona punta in particolare su due progetti che sottoporrà nei prossimi giorni all’attenzione dell’Amministrazione comunale cortonese.
Il primo si rivolge ad un pubblico di bambini. Si tratta di una Rassegna di 10 film dedicati a loro, da proiettare il sabato pomeriggio.
L’altro punta ad un pubblico di qualità, con una rassegna serale di cinema d’essai, il cui ritorno era auspicato da molti a Cortona.
La scelta della “biodiversità” di un cinema come quello d’essai, il promesso ritorno alle dirette dell’opera e del balletto da tutto il mondo, proiettano quindi il Signorelli verso un futuro qualititativamente di tutto rispetto, sperando di superare così le difficoltà.
“Il cinema Signorelli ha una funzione pubblica” ci ricorda il dott. Aimi e in effetti la funzione di presidio sociale e culturale va riconosciuta alle tante piccole sale che, come il Signorelli, meritano un sostegno pubblico e privato.
Bisogna però convenire sul fatto che l’esperienza di “vedere un film” è completamente cambiata negli ultimi anni. Scontata, ma d’obbligo, la citazione del film di Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso” che ci riporta a un passato in cui il cinema era un rito collettivo.
A Cortona, di sale cinematografiche, qualche decennio fa ce ne erano addirittura tre, sopravvissute fino agli anni ’80: il Cinema Berrettini in Via Roma, il Signorelli e a Camucia il Cinema Cristallo, segno tangibile della funzione sociale e culturale che essi svolgevano per la collettiìvità.
Oggi che questo rito è diventato “individuale”, spostandosi dal grande schermo al televisore, fino al piccolo schermo degli smartphone, la sopravvivenza delle piccole sale dipende dalla capacità dei gestori di rinnovarsi. Una strada potrebbe essere proprio quella di puntare da un lato sul cinema per ragazzi, dall’altro sul cinema d’autore e indipendente che non si può trovare nelle Multisale, offrendo poi una serie di servizi di contorno alla visione dei film, proponendo incontri di approfondimento e altro ancora.
Questa formula, in piccole sale anche vicine, da tempo porta risultati dignitosi. Basti pensare al “Caporali” di Castiglione del Lago che negli anni è divenuto un punto di riferimento per gli appassionati di cinema ed è frequentato anche da un po’ di cortonesi. Tempo fa destò scalpore il grosso investimento fatto dal Comune di Monte San Savino per l’acquisto del proiettore digitale che ha permesso di evitare la chiusura delle prooiezioni al “Verdi”. Una scelta, quella del digitale, che il Signorelli aveva fatto in precedenza, garantendosi così un futuro.
Un futuro che per il Cinema Signorelli di Cortona, in questa sfida alla “riconversione”, ha un’arma ulteriore in più: offrire ai suoi spettatori un’esperienza unica in una “sala” che è anche un’opera d’arte.