In una giornata particolarmente afosa, il Cortona Camucia non riesce a squarciare quelle poche nubi e, con una prova non all’ altezza dei giorni migliori, esce sconfitto dal Chiusi dell’ ex Mister Enrico Testini per due a uno, dando l’ addio alla Coppa.
Numerose le novità nella formazione iniziale, con le assenze annunciate, per infortunio, di Barbagli, Poggesi e Gianmaria Nandesi, oltre a quelle di Bianconi e Ceccagnoli comunque entrambi in panchina.
Un buon pubblico ha assiepato le tribune del “ Fabio Frullini “, con una nutrita rappresentanza cortonese che al settimo poteva dare sfogo a tutta la sua esultanza, visto che i nostri undici ragazzi passavano in vantaggio: su rilancio di Caneschi, si inseriva Morvidoni che, con un tocco molto astuto, beffava l’ uscita di Kevin Strukely, figlio di Mark Tullio Strukely, ottimo centrocampista con militanze nel Pisa, ma soprattutto nella Roma ed anche nell’ Arezzo. Questo goal poteva esaltare il team arancione, tuttavia aveva l’ effetto contrario, con il Chiusi che prendeva campo e creava due grosse occasioni al tredicesimo ed al trentaduesimo, ma Caneschi, come sempre, dimostrava di essere un portiere di altra categoria, soprattutto nel secondo caso, salvando di piede, con un nugolo di giocatori davanti a lui. Tutto questo, però, non era sufficiente a far sì che la squadra del presidente Accioli chiudesse la prima frazione di gioco in vantaggio, visto che proprio al quarantacinquesimo, Biscaro Parrini, bomber con un gran fiuto del goal, insaccava di testa su traversone dalla destra di Filosi, con una traiettoria che coglieva controtempo Caneschi.
L’ inizio ripresa sembrava essere di miglior auspicio, tanto che dopo sette minuti un’ azione insistente dei giocatori cortonesi portava questi almeno un paio di volte a concludere verso la porta di Strukely, ma la retroguardia chiusina si salvava, seppur con qualche affanno. Al sessantatreesimo, Biscaro Parrini, dieci il suo numero di maglia, impegnava la difesa arancione, ma Caneschi e Tanganelli salvavano. Bianconi, subentrato al sedicesimo della ripresa, provava a rendersi pericoloso, ma nel primo caso, al settantesimo, il suo tracciante da fuori area si perdeva di poco alto sulla traversa, mentre nel secondo caso la conclusione era troppo centrale e Strukely bloccava senza problemi. Nel finale di partita, era il Chiusi a rendersi di nuovo pericoloso ed al novantesimo, Biscaro Parrini, con un nome che oggi è sembrato essere di buon auspicio, Diego, gonfiava la rete ospite per la seconda volta, regalando tre punti ai suoi compagni, al suo Mister ed ai suoi tifosi, mentre tutti noi imprecavamo per una partita buttata al vento, una partita che dopo sette minuti sembrava essere in discesa, ma che poi in discesa non è stata. Adesso, però, resettare, ricaricare le batterie e ripartire, perché da domenica prossima, trasferta a Dicomano, i nostri ragazzi saranno attesi da trenta partite, trenta partite in cui dovranno dimostrare di che pasta sono fatti.
Stefano Steve Bertini