di Fabio Comanducci
“Eh già, eh già, io sono ancora qua”
Sono queste le parole che mi vengono in mente mentre ascolto Zingaretti, alla convention di Areadem a Cortona. La grande chiesa è piena di gente conosciuta e gente estranea ma tutti uniti nell’applauso lungo e convinto che saluta le parole dette con forza e fermezza da Zingaretti, una delle alternative a Renzi che il partito democratico sta proponendo agli italiani che non vogliono al governo la destra di Salvini. Veniva voglia di cantare la famosa canzone di Vasco, “Eh già” che ha segnato il ritorno di Vasco, dopo una lunga malattia, sui palcoscenici italiani, perché anche per me, come per tanti che vogliono credere con forza ad un partito di centro sinistra che proponga idee veramente alternative al populismo e nazionalismo imperante, ma che tragga queste nuove idee dalle radici del passato, mettendo la persona, l’esser umano, donna e uomo, innanzi a tutte le scelte. Prima gli interessi delle singole persone, poi quelli delle multinazionali, delle finanziarie, delle grandi imprese. Ed è quello, tra l’altro, che ha detto Zingaretti. L’altro al servizio dell’uomo e non viceversa. L”uomo come soggetto e non come risorsa per ….
Siamo tornati più forti e convinti di prima, perché parliamo lo stesso linguaggio con parole che inneggiano all’ascolto, alla condivisione, all’unione, allo sforzo comune nel ricercare una nuova identità che ponga nel noi la propria forza; un linguaggio di inclusione e non di esclusione, un linguaggio che parla di alleanze e ricerca di nuove azioni da porre in atto per mitigare le differenze, per migliorare la distribuzione di ricchezza, per dare un vero futuro di speranza ai giovani e certezze dell’immediato agli anziani.
Voglio ricordare solamente due passaggi dell’accorato discorso di Nicola, che mi trovano completamente d’accordo.
Il primo è il grandissimo pericolo che stiamo vivendo per la nostra democrazia. Il pericolo non vien dall’immediato, ma si materializzerà quando, mancando totalmente nella realizzazione delle fantasiose promesse elettorali, si darà la colpa di tale fallimento alla forma dello stato, alla democrazia e alle regole che tale forma di governo prevede, prime fra tutte la Costituzione. Si invocheranno scorciatoie e “furbate” invocandole in nome del benessere della collettività.
Il secondo riguarda il vero scopo di questo governo a trazione leghista. L’uscita dall’Euro e dall’Europa; lo spezzare questa unione che ha permesso, e lo dimostrano i fatti, di tenere lontani i conflitti nel territorio europeo per tutti questi anni. A tal proposito ricordo che nei 40 anni che hanno preceduto la fine della seconda guerra mondiale, l’Europa divisa ha vissuto appunto due guerre mondiali, con tutto ciò che ha comportato in termini di vite, di disastri, di dolore. E a chi dice che sono cose passate ricordo la guerra nella ex Jugoslavia o quella dell’Ucraina. Il dire “Prima gli Italiani”, affermazione apparentemente bellissima e di grande effetto, sottintende prima gli inglesi, prima i tedeschi, prima gli spagnoli in un susseguirsi di primi posti che porta inevitabilmente ad una competizione distruttiva.
Ribadisco mille volte, e Zingaretti lo ha gridato con forza, l’Italia fuori dall’Europa sarebbe facile preda di multinazionali e di voraci compratori che ci ridurrebbero in moderna schiavitù, togliendoci i diritti che diamo per acquisiti e che invece sono frutto di una continua contrattazione e quotidiana conquista. Non prima gli italiani, ma prima la democrazia, la libertà, l’uomo di qualsiasi colore e nazionalità nel rispetto delle leggi e della Costituzione.
Sono sempre stato orgoglioso di essere nato e vissuto a Cortona, oggi come non mai, perché da Cortona si riparte, in una lotta di libertà e liberazione da tutto ciò che ad oggi ci ha oppresso e che ci ha fatto dubitare che non ci fosse un futuro alternativo ai Salvini e ai Di Maio …. l’alternativa esiste e a un nome “Nicola Zingaretti”. Sono orgoglioso di essere un pidiota se questo serve per salvare il mio Paese.