Alle Vertighe, come tradizione vuole, ogni anno durante il periodo di Ferragosto si festeggia l’Assunzione della Beata Vergine Maria, protettrice dell’Autostrada del Sole. La leggenda narra che un signorotto di Asciano, Aldobrando d’Alberto, al momento della sua morte lasciò in eredità i suoi beni ai propri figli. Di essi faceva parte anche un’immagine della Regina del Cielo, molto venerata in questi luoghi.
Si narra ancora che i due fratelli arrivarono a contendersi con le mani il possesso dell’immagine sacra: allora, forse per volontà divina, due angeli sollevarono la cappella ove essa era raffigurata e la trasportarono in altro luogo, alle Vertighe, onde evitare il sanguinoso fratricidio. L’episodio della traslazione è rappresentato, tra l’altro, da un affresco attribuito a Ulisse Gnocchi, pittore savinese, posto nella parete sinistra della chiesa, la cui custodia fu affidata ai camaldolesi fin dal 1228, quando Martino Vescovo di Arezzo unì al monastero di Agnano le chiese di Sant’Agata, dentro Monte San Savino, e quella delle Vertighe. Furono i camaldolesi che trasformarono la piccola chiesetta in Santuario, facendo costruire il campanile (nel 1520-21, probabile opera del Sansovino), il loggiato esterno e il monastero. Unitamente agli appuntamenti religiosi, la Fraternità Francescana di Betania, oggi custode del santuario delle Vertighe, e il comitato festeggiamenti della frazione savinese hanno organizzato una serie di iniziative che si concluderanno la sera di Ferragosto (ore 23.45) con il tradizionale spettacolo pirotecnico.