Finalmente è arrivata. L’ho aspettata davvero tanto e poi quando meno me lo sarei aspettato eccola che mi si presenta davanti. Una super patata. Dopo aver osservato gli esemplari più caratteristici di tutto il mondo in una mostra allestita niente meno che all’Accademia dei Georgofili, finalmente la potrò trovare in giro, conoscerla, contemplarla anche nel divano rosso di casa mia al sabato sera, rientrato dall’Esselunga.
Servita su un piatto d’argento, una super patata tutta per me. La potrò toccare, accarezzare. La potrò degustare, assaporare. Una patata, cotta o cruda. Una super patata che potrò tagliare, la potrò scalfire, la potrò rasare. E non ci sono controindicazioni e lei non teme niente: insetti, animali pericolosi. La sua propulsione ormonale è tale da tenere lontani tutti i nemici possibili che potrebbero ambirla quanto me, e sono molti in giro. Eppure lei sarà solo mia perchè, caro Darwin ce lo insegni tu, la genetica lavora per creare difese. Devo quindi ringraziare il team americano che l’ha creata così, quasi come pensandomi. Grazie. E grazie anche ai miei amici Pink Floyd che in questo giorno di felicità hanno fatto volare di nuovo il loro maialino sopra i cieli di Londra. Ora non vedo l’ora di provare il purè fatto con questa super patata ogm studiata dai genetisti dell’Ars. Colonna sonora: Seminatori di grano By Gianmaria Testa