{rokbox title=| :: P|}images/acqua2.jpg{/rokbox}La Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro aderisce all’appello di chi chiede che l’acqua sia pubblica e gratuita. Molti su questo tema dimostrano grande sensibilità e chiedono l’impegno di tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia di questo importante bene e dell’intero creato.
Papa Benedetto XVI nella recente enciclica “Caritas in veritate” spiega: «Il diritto all’alimentazione, così come quello all’acqua, rivestono un ruolo importante per il conseguimento di altri diritti, ad iniziare, innanzitutto, dal diritto primario alla vita. È necessario, pertanto, che maturi una coscienza solidale che consideri l’alimentazione e l’accesso all’acqua come diritti universali di tutti gli esseri umani, senza distinzioni ne´ discriminazioni [27]».
E sempre il Papa aggiunge nella stessa enciclica: «La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti [51]».
«L’adesione all’appello per l’acqua pubblica – afferma la direttrice della Caritas diocesana, suor Rosalba Sacchi – è la risposta a questa responsabilità cui tutti i credenti sono chiamati e sottolinea la necessità di salvaguardare questo dono della creazione di Dio come un “bene di tutti” e un “diritto universale” che dunque non può essere vincolato alla logica del profitto».
La Caritas diocesana si impegnerà a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa materia e, in particolare, si farà portavoce per invitare i cristiani a firmare i quesiti referendari promossi da una molteplicità di soggetti, molti dei quali espressione dell’associazionismo cattolico e del volontariato